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Apostolico “colpevole” di avere “cantato” slogan antifascisti. Sarà questo che dà fastidio a lor signorie…

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Questi paese di tifosi e di grida sconsiderate e senza giudizio vive un’altra stagione di poteri dello Stato contro poteri dello Stato ad uso elettorale e, parrebbe, per questioni e livori puramente personali. Così, mentre un terzo giudice di fatto sconfessa l’orribile decreto Cutro – e dal governo nemmeno passa il sospetto che sia scritto maluccio, se non proprio coi piedi come qualche commentatore televisivo ha dichiarato in più occasioni – il problema dell’Italia è diventato la giudice Apostolico che va a una manifestazione pro-migranti e ha cantato inni anti-fascisti. Orrore, morte, disperazione e sgomento.

In un paese dove esponenti istituzionali fanno o hanno fatto il saluto romano, si sono vestiti da nazisti, hanno cantato Faccetta Nera via radio, celebrano il 25 aprile ricordando i nazisti morti e si lasciano morire centinaia di persona in mare, lo scandalo è una giudice che canta – parrebbe, noi non l’abbiamo sentita – inni antifascisti (nello specifico è invece lo slogan “Siamo tutti antifascisti!” Pericolosissimo, ma perfettamente in linea con la Costituzione antifascista). Chissà che cosa sarebbe successo se avesse cantato Faccetta Nera – che non è ad esclusivo appannaggio di Donazzan. Forse non sarebbe successo niente.

Nemmeno di fronte al terzo giudice che dice “No, padrone. Il decreto non funziona”, cambiano idea e i loro commentatori armati di clava mediatica se ne vanno da una rete all’altra a irrigare terreni d’odio, mentre il paese affonda, la demenziale manovra finanziaria sembra essere sparita dalle cronache e ci si stupisce che ancora non sia apparso il rogo purificatore a suon di crocefissi e invocazioni di madonne. Nel senso di figure sacre.

Certamente, e siamo d’accordo, la giudice avrebbe potuto evitare (nella sua piena libertà di fare quello che vuole), in quanto tale, la sua presenza in piazza, ma intimidire un rappresentante dello stato con nome e cognome dalla propria posizione di rappresentante istituzionale non è accettabile.

P.S. I fatti risalgono a cinque anni fa. Il dossieraggio sembra impazzare in una politica che sembra impazzire…

 

 

(9 ottobre 2023)

©gaiaitalia.com 2023 – diritti riservati, riproduzione vietata

 







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