di Vittorio Lussana, twitter@vittoriolussana
Vi fu un tempo in cui Matteo Salvini era schierato dalla parte di coloro che non volevano affittare il proprio appartamento ai meridionali; oggi, invece, sta dalla parte di chi non vuole affittarlo agli africani; domani, si schiererà a favore di chi non vuole gli australiani; dopodomani, andrà in televisione per protestare contro l’invasione degli antartici. Poi, risalendo l’emisfero terracqueo dall’altro lato del globo, si porrà a favore dei brasiliani che non vogliono affittare case agli argentini; poi, dei colombiani che non vogliono affittare ai peruviani; in seguito, si schiererà dalla parte dei messicani contro l’invasione di panamensi e guatemaltechi; infine, si ritroverà eletto presidente degli Stati Uniti d’America e inizierà a prendersela con quegli stessi messicani che lo hanno votato per difendersi da panamensi e guatemaltechi. Il cerchio si chiuderà soltanto quando il leader della Lega Nord, ormai divenuto presidente degli eskimesi, sarà costretto a vedersela con la epocale invasione dei canadesi. Ma non sarà finita lì: un bel giorno, sbarcheranno anche gli alieni, i quali cominceranno una dura protesta per riuscire a ottenere il permesso di soggiorno per soggiornare nel soggiorno di casa Salvini. A quel punto, divamperà la guerra dei mondi in tutto il sistema solare: gli abitanti di Venere protesteranno contro quelli di Mercurio; quelli di Giove si schiereranno contro quelli di Marte; quelli di Urano contro quelli di Saturno. E così via, fino all’orizzonte degli eventi, in cui Matteo Salvini verrà finalmente scaraventato dentro a un buco nero, che subito accuserà di parassitismo e di volersi fare un bagno in piscina a spese dei contribuenti. Soltanto allora, il ciclo cosmico potrà ricominciare da capo. Che bello…
(31 agosto 2017)
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