Felice 28 giugno a tutte e a tutti. Anche a Polis Aperta

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di Paolo M. Minciotti

Dunque, per l’ennesima volta e con lo stesso piacere di sempre, felice 28 giugno a tutte e a tutti voi, indipendentemente dal vostro orientamento sessuale, identità di genere o gusto del gelato preferito; indipendentemente dall’appartenenza, razza, religione o da che mestiere facciate; un caldo abbraccio in occasione del 28 giugno 2022 giornata dell’Orgoglio Gay in tutto il mondo, ma non in Russia e da quelle parti là, nonostante gli osanna.

Felice 28 giugno anche a Polis Aperta ai cui componenti è stato vietato dagli organizzatori del Rivolta Pride [sic] di sfilare in divisa e con il loro simbolo, perché si è sempre leggermente marchiati dal ventennio in questo paese, inconsapevolmente of course, anche e quando ci si sente rivoltosi (che vergogna) prendendosi la responsabilità di discriminare tra i discriminati (che vergogna); fossi stato un’autorità avrei tolto i permessi alla sfilata. Dunque Felice 28 giugno dicevamo…

…. anche a quelle poche squinzie senza un vita che per il semplice fatto di sentirsi qualcuno durante una marcia colorata annuale alla quale il loro atteggiamento toglie dignità, decidono il “tu sì e il tu no” dei quali sono rimaste vittime nella loro infanzia, dalla quale non sono più uscite: le squinzie, mica il mondo. Felice 28 giugno anche a chi ad ogni nostro articolo sulla questione si incazza bestialmente e ci fa togliere dalle mailing list dell’associazionismo ghèi, quello che se non ci fosse il mondo si fermerebbe e che sulla questione Polis Aperta, a parte qualcuno, si è ben guardato dall’aprire bocca.

Felice 28 giugno ai numerosi, numerosissimi maschi che fanno sesso tra loro divertendosi come pazzi e poi chiamano fxxxi gli altri; agli intolleranti, agli odiatori di professione, a quelli che non ci leggono perché siamo omofobi (è la democrazia interna al movimento delle Reginette della Festa, se non sei d’accordo sei omofobo); Felice 28 giugno anche a Bologna, che merita di più di una marcia che decide chi può partecipare e chi no. E anche a Pillon perché un po’ d’allegria se la merita pure lui.

Felice 28 giugno a tutte e a tutti, consapevoli o no di come non basti una schwa per risolvere il problema dell’intolleranza, delle rivalità e delle uguaglianze – che si conquistano dentro e poi si esportano. E’ il principio dei magazzini: se son vuoti non c’è niente da esportare.

 

P.S. Mentre il Rivolta Pride si preoccupava delle divise e degli striscioni, a Oslo c’era chi sparava contro i locali LGBTIQA+ ammazzando gente…. (adesso insultateci. Tanto, ormai…)

 

(28 giugno 2022)

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