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Nazra Palestine Short Film Festival II edizione, a Bologna e provincia dal 20 al 23 novembre

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di Redazione #Bologna twitter@gaiaitaliacomlo #Cinema

 

La seconda edizione del festival di cortometraggi sulla Palestina Nazra Palestine Short Film Festival approda a Bologna dal 20 al 23 novembre, con un ricco programma di proiezioni dei 19 film in concorso, dopo essere partito da Venezia, aver attraversato numerose città italiane e aver toccato anche diverse città della Palestina.

Il festival, ad ingresso libero, è promosso da Associazione Restiamo Umani con Vik, École Cinéma e Centro di Cultura Italiana di Gaza, è organizzato a Bologna da Assopace Palestina e UCAI – Universitari Contro l’Apartheid Israeliana, con il patrocinio del Comune di Bologna, e vede la partnership di CasaBugs, Cineclub Bellinzona, Cinema Perla, e Amici della Terra di Granarolo dell’Emilia. Grazie a Libreria Modo Infoshop per la collaborazione.

La tragedia di Gaza e i campi profughi, l’emigrazione dalla Palestina e le canzoni pop, la memoria degli anziani e le speranze dei bambini: sono tante le storie raccontate attraverso i cortometraggi, provenienti da numerosi paesi e di diversi generi: dal drammatico alla commedia, dal musicale al cinema d’animazione, dal documentario alla videoarte.

Nazra, che in arabo significa ‘sguardo’, intende sostenere e far conoscere la produzione cinematografica palestinese, con le sue eccellenze artistiche, in Italia, e al tempo stesso dare spazio allo sguardo di registi internazionali (italiani in particolare, ma anche da altri paesi arabi, da Israele, da Europa e Usa) che hanno saputo raccontare in maniera inedita la condizione attuale della Palestina.

Una giuria internazionale, composta da 10 esperti (per l’Italia Valerio Mastandrea, Maria Cuffaro, Paola Caridi, Monica Maurer, Alessandro Tiberi, e per la Palestina, la scrittrice e poetessa Wasim Dahmash, Fatena al-Ghorra, Sahera Dirbas, Amer Shomali e la vincitrice della prima edizione Dina Naser), ha assegnato 3 premi, consegnati nella prima tappa a Venezia, a “Bonbonè” (miglior corto di fiction); “The Foreigner” (miglior documentario); “Memory of the Land” (miglior corto sperimentale). A questi si aggiunge una menzione per “Gaza”, e il Premio Vittorio Arrigoni per “La piscina di Gaza”.

Di seguito il programma:

 

Martedì 20 novembre, ore 21
Cineclub Bellinzona, via Bellinzona 6

 

Bonboné di Rakan Mayasi (Palestina-Libano 2017)
Secondo le più recenti statistiche una settantina di bimbi sono nati grazie al contrabbando di sperma da parte di coppie palestinesi, in cui il marito è rinchiuso in carcere…

La piscina di Gaza di Luca Galassi (Italia 2016)
Amjed è un istruttore di nuoto a Gaza. Ha affittato degli escavatori e costruito una piscina sulla spiaggia con le macerie delle case bombardate, per consentire ai bambini di imparare a nuotare.

Lighthouse di Itay Akira (Palestina-Israele 2015)
La resistenza è farsi la barba, condividere il viaggio con un ebreo ashkenazita e, finalmente, poter denunciare le proprie fatiche, il proprio sentire, perché in tutto ciò ci si possa ritrovare.

Ahmad and Deeb di Marah Zuobi (Palestina 2016)
Attraverso il ricordo del nonno Ahmad alla ricerca del fratello Deeb, disperso al confine con il Libano durante la Nakba, la protagonista riflettere sulla propria identità.

The foreigner di Natalie Al-Jubeh (Palestina 2017)
Don Hutchison è un americano che vive da 50 anni in Palestina: attraverso le sue parole, l’amore per una terra che ha abbracciato fino a farla propria.

Two personalities in one di Juman Daraghmeh (Palestina 2018)
Una ragazza di fronte all’ambiguità della propria identità e dei propri desideri, tra adesione al modello sociale in cui vive e aspirazione ad altro.

Gaza di Carles Bover Martínez e Julio Pérez del Campo (Spagna 2017)
Presa diretta su Gaza, dall’interno della città, dopo i bombardamenti israeliani: i racconti, le devastazioni, il terrore negli occhi dei bambini.

And an image was born di Firaz Khoury (Palestina 2017)
Il papà racconta alla bambina la storia del “Mostro”: tra primi piani della piccola e animazioni in bianco e nero, un’allegoria della storia palestinese.

 

Mercoledì 21 novembre, ore 21
CasaBugs, via del Giglio 12

Congratulations for the new wall paint di Wisam Al-Jafari (Palestina 2016)
Un muro bianco attira le bombolette dei giovani che passano di lì. Se poi siamo in un campo profughi in Palestina, cosa mai può essere scritto a dispetto del proprietario?

From beneath the earth di Sami Alalul (Palestina 2017)
Alcuni tra i più famosi cantanti palestinesi raccontano di sé e di cosa significhi essere artisti in una terra come la Palestina.

Memory of the land di Samra Badran (Palestina-Spagna 2017)
Un corto di animazione che interpreta in modo originale e ossesssivo uno dei luoghi di maggiore costrizione dei cittadini palestinesi, il checkpoint.

Juthour di Claudia Rivera Eltit (Cile-Spagna-Palestina 2017)
Un gruppo di cileni di origine palestinese compie un viaggio nella terra degli avi, per scoprire le condizioni in cui versa oggi quella terra.

The parrot di Darin J.Sallam, Amjad Al-Rasheed (Giordania-Germania 2016)
Una famiglia ebrea entra in una casa lasciata dai palestinesi dopo la Nakba: è rimasto solo un pappagallo, e la sua presenza farà scaturire situazioni irresistibili.

 

Mercoledì 21 novembre, ore 21
Sala Biblioteca – Borgo dei Servizi, via San Donato 74, Granarolo dell’Emilia

In the land of oranges di Nadir Mauge (Palestina 2015)
Due anziane sorelle rievocano la loro gioventù a Jaffa prima della Nakba, ripercorrendo la storia della Palestina e quella personale.

Juthour di Claudia Rivera Eltit (Cile-Spagna-Palestina 2017)
Un gruppo di cileni di origine palestinese compie un viaggio nella terra degli avi, per scoprire le condizioni in cui versa oggi quella terra.

The foreigner di Natalie Al-Jubeh (Palestina 2017)
Don Hutchison è un americano che vive da 50 anni in Palestina: attraverso le sue parole, l’amore per una terra che ha abbracciato fino a farla propria.

La piscina di Gaza di Luca Galassi (Italia 2016)
Amjed è un istruttore di nuoto a Gaza. Ha affittato degli escavatori e costruito una piscina sulla spiaggia con le macerie delle case bombardate, per consentire ai bambini di imparare a nuotare.

 

Giovedì 22 novembre, ore 17
Aula I, via Zamboni 38

Gaza di Carles Bover Martínez e Julio Pérez del Campo (Spagna 2017)
Presa diretta su Gaza, dall’interno della città, dopo i bombardamenti israeliani: i racconti, le devastazioni, il terrore negli occhi dei bambini.

Bonboné di Rakan Mayasi (Palestina-Libano 2017)
Secondo le più recenti statistiche una settantina di bimbi sono nati grazie al contrabbando di sperma da parte di coppie palestinesi, in cui il marito è rinchiuso in carcere…

Memory of the land di Samra Badran (Palestina-Spagna 2017)
Un corto di animazione che interpreta in modo originale e ossesssivo uno dei luoghi di maggiore costrizione dei cittadini palestinesi, il checkpoint.

 

Venerdì 23 novembre, ore 21
Cinema Perla, via San Donato 38

The parrot di Darin J.Sallam, Amjad Al-Rasheed (Giordania-Germania 2016)
Una famiglia ebrea entra in una casa lasciata dai palestinesi dopo la Nakba: è rimasto solo un pappagallo, e la sua presenza farà scaturire situazioni irresistibili.

Breaking news di Ismahane Lahmar (Palestina 2017)
Un pub e un uomo che balla sulle “breaking news” di una televisione. E intanto il cantante palestinese Mohammad Assaf vince “Arab Idol”…

Farawla di Aida Kaadan (Palestina 2017)
Un uomo di Ramallah vuole andare a Jaffa per vedere il mare, ma l’auto è rotta e il viaggio non è semplice. Qualcuno si propone di accompagnarlo…

In the land of oranges di Nadir Mauge (Palestina 2015)
Due anziane sorelle rievocano la loro gioventù a Jaffa prima della Nakba, ripercorrendo la storia della Palestina e quella personale.

Memory of the land di Samra Badran (Palestina-Spagna 2017)
Un corto di animazione che interpreta in modo originale e ossesssivo uno dei luoghi di maggiore costrizione dei cittadini palestinesi, il checkpoint.

A drowning man di Mahdi Fleifel (Danimarca-Gran Bretagna-Grecia 2017)
Un profugo palestinese ad Atene: le difficoltà, le avversità, gli espedienti per poter sopravvivere scendendo sempre più in fondo.

Salam di Claire Fowlere (Usa-Gran Bretagna 2018)
Una giovane tassista palestinese a New York, mentre arrivano le notizie dei bombardamenti in Siria, dove sta la famiglia.

 

Ulteriori informazioni https://nazrashortfilmfestival.com.

 





 

(19 novembre 2018)

©gaiaitalia.com 2018 – diritti riservati, riproduzione vietata

 





 


 

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