di Effegi
Nel quartiere Navile, a Bologna, un luogo di memoria popolare si è trasformato in un presidio culturale e sociale. L’antica bocciofila di via Francesco Zanardi 230/2, testimone di decenni di vita di quartiere, ha riaperto le sue porte con un volto completamente nuovo: BACH – Bologna Art Culture Hub. Inaugurato il 28 settembre 2025, il centro rappresenta oggi uno dei progetti più significativi di rigenerazione urbana e culturale della città, fondato sull’idea che la cultura possa essere strumento di inclusione, partecipazione e rinascita collettiva.
Promosso da Leggere Strutture Art Factory, BACH nasce come risposta a una doppia esigenza: conservare la memoria di un luogo profondamente radicato nel tessuto sociale e, al tempo stesso, proiettarlo nel futuro attraverso la creazione artistica e la cittadinanza attiva. Vincitore del bando regionale per l’innovazione sociale (DGR 1287/2023), sostenuto da fondi europei e realizzato con la collaborazione di Marchesi Movimento Terra s.r.l., il progetto propone un modello di gestione condiviso, dove la produzione culturale diventa parte integrante di un nuovo welfare di comunità.
Il nome scelto, BACH, racchiude un duplice significato: rimanda all’armonia e alla struttura del celebre compositore tedesco, ma anche all’idea di una partitura aperta, in cui ogni voce — artistica, civile o marginale — trova spazio. L’ex bocciofila è stata ripensata come una vera e propria casa delle arti: sale prove, residenze creative, laboratori di danza e teatro, spazi accessibili e multifunzionali che invitano alla collaborazione tra artisti e cittadini. L’obiettivo non è solo ospitare l’arte, ma fare dell’arte un linguaggio comune, capace di favorire dialogo, inclusione e consapevolezza.
BACH si inserisce nella tradizione bolognese di partecipazione civica, in un contesto che da decenni coniuga cultura e impegno sociale. Il progetto coinvolge una rete di partner — Quartiere Navile, Comune di Bologna, Arci e Offside Pescarola — che condividono la visione di una cultura accessibile, fondata sulla prossimità e sull’incontro tra generazioni, provenienze e abilità diverse.
In un’epoca in cui molti spazi pubblici si chiudono o vengono privatizzati, BACH rappresenta una contro-narrazione: un modello di rinascita urbana che restituisce centralità al valore del bene comune e all’arte come pratica quotidiana di comunità. L’ex bocciofila torna così a essere un luogo di incontro, non più per una partita di bocce, ma per un confronto tra linguaggi, esperienze e sensibilità che si riconoscono nell’idea di una città aperta e solidale.
(10 ottobre 2025)
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