Nella mattinata odierna, a partire dalle ore 9, la Questura di Bologna ha predisposto un servizio di ordine pubblico per garantire lo svolgimento in sicurezza della manifestazione con corteo preavvisata dalle oo.ss. CGIL, FIM-CISL e UILM, a cui hanno aderito i lavoratori del settore metalmeccanico provenienti da tutta la Regione Emilia-Romagna.
I manifestanti, che si sono radunati in circa 10 mila presso il Parco Nord, anziché seguire il percorso cittadino concordato con l’Autorità di pubblica sicurezza, hanno deciso di fare ingresso in tangenziale dall’ingresso 7 in direzione San Lazzaro di Savena nonostante lo schieramento dei Reparti inquadrati della Polizia che, per scongiurare il verificarsi di ulteriori situazioni di pericolo, hanno evitato respingimenti con l’uso della forza.
I manifestanti, disattendendo le prescrizioni, hanno dunque fatto ingresso in tangenziale creando il blocco della circolazione stradale sul tratto della tangenziale interessato. I dimostranti verranno denunciati penalmente, anche alla luce della recente normativa introdotta dal Decreto Sicurezza in materia di blocchi stradali.
Lo scrive una nota stampa della Questura.
Sulla questione interviene anche l’Assessore alla Sicurezza del Comune di Bologna, Daniele Ara che afferma recisamente: “Essere denunciati per aver pacificamente manifestato per i propri diritti è sbagliato. Non conosco nel dettaglio gli accordi presi rispetto al percorso della manifestazione, ma credo che evitando l’uso della forza la Questura abbia agito con buon senso. Sarebbe un errore però ricondurre quello che è accaduto oggi a questo, perché la radice del problema è altrove: siamo di fronte a norme volute da questo governo che limitano in modo preoccupante la possibilità di manifestare, criminalizzando il dissenso e questo è inaccettabile. È una questione democratica che riguarda tutti e tutte, ed è necessario continuare a porre questa questione in modo deciso. Bologna sarà parte attiva di questo dibattito, invitando alla riflessione tutte le forze politiche”.
In una nota stampa successiva a quella che riportiamo in alto la Questura ha precisato: “La Questura di Bologna precisa che i comportamenti posti in essere dai manifestanti, nell’ambito dell’esercizio del diritto di sciopero, saranno riferiti, solo per doveroso adempimento, alla competente autorità giudiziaria per le valutazioni di legge”.
Questa la precisazione seguita al comunicato inviato in data odierna circa la manifestazione preavvisata con corteo a cui hanno partecipato tutti i lavoratori dell’Emilia Romagna.
(20 giugno 2025)
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