“Gli incontri di S. Antonino”, associazione culturale e sociale che realizza il progetto “Cura delle Relazioni per la prevenzione del disagio”, in collaborazione con il centro medico Legale di Inps, con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Bioetica ed il sostegno del Cardinale Zuppi, ha organizzato un importante incontro con responsabili istituzionali, operatori sociosanitari, assistenti e assistiti per parlare di risultati del progetto e delle criticità emergenti.
All’interno del seminario, l’8 novembre dalle ore 17 e stato proiettato nella Sala Bolognini del Centro San Domenico il docufilm “Speranze dal sottosuolo: un viaggio attraverso il dolore burocratico” del regista Valerio Finessi. Nonostante lo sciopero dei mezzi di trasporto e la diffusa influenza che ha portato circa 200 disdette, la grande aula era quasi piena con 250 partecipanti, che dopo la proiezione hanno sviluppato un dibattito particolarmente partecipato e animato, in cui chi ha preso la parola ha manifestato l’emozione per quello che aveva sentito e visto e i complimenti per il progetto.
Il coordinatore e presidente dell’Associazione Gli Incontri di S. Antonino, Vanni
Sgaravatti, ha poi invitato sul palco le attrici, Lucia Lanzarini e Lorenza Boccia, che hanno raccontato alcune storie di criticità sociali, e la responsabile del Centro medico legale dell’Inps partner associato del Progetto, Lucia Zanardi e la referente dello stesso Centro, nonché segretaria di produzione, Silvia Fattori, che, insieme ailoro colleghi e ai dirigenti responsabili hanno operativamente contribuito ai risultati raggiunti.
Vanni Sgaravatti è dovuto poi scappare al Festival internazionale del cinema di
Montecatini per ritirare un premio, in particolare per il messaggio di speranza
trasmesso dal docufilm, dove ha anticipato il prossimo importante appuntamento, la proiezione alla inaugurazione il 14 dicembre alle 17.30 a Palazzo Cavazza Isolani, della mostra del pittore cinese, Cen Long. La fondazione che ha organizzato la mostra a New York e Venezia ha scelto come prossima sede Bologna, proprio tenendo conto del legame sul tema e sul contenuto della mostra, del progetto e del documentario.
“Speranze dal sottosuolo” ci ha accompagnato in un percorso emozionante e introspettivo, svelando le sfaccettature di un’esperienza che va ben oltre la mera assistenza o prestazione. Attraverso storie toccanti e testimonianze autentiche, si scopre come la cura delle relazioni, intesa come un atto di responsabilità e di etica profonda, possa trasformare radicalmente le vite di coloro che vivono ai margini della società e come questa trasformazione impatti positivamente anche sui volontari o assistenti che siano.
Il film ci mostra come il dolore burocratico, causato da norme e procedure che spesso allontanano le persone dai servizi di cui hanno bisogno, possa incidere profondamente sulle condizioni di disagio e sulla salute. Ma ci rivela anche come sia possibile ricucire queste fratture attraverso una collaborazione costante tra istituzioni e volontariato.
“Speranze dal sottosuolo”, inoltre, è un invito a riflettere sul nostro ruolo di cittadini e a ripensare il modo in cui interagiamo con chi si trova in difficoltà. È un appello a costruire una comunità più solidale e inclusiva, dove ognuno possa trovare il proprio posto e ricevere l’aiuto di cui ha bisogno.
Il docufilm è prodotto da Associazione Sant’Antonino e Gaiaitaliapuntocom APS.
(10 novembre 2024)
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