di Daniele Santi
Ad avere proprio molto, ma moltissimo culo l’articolo 5 (pagina 1, Gazzetta Ufficiale del 31 ottobre) del famoso decreto anti-rave che non parla di rave, ma dice tutt’altro, potrebbe addirittura servire a liberare finalmente l’edificio illegalmente occupato da neofascisti e noto come sede romana di Casapound. A usarlo per il bene comune, certo.
L’impresa – titanica non essendoci mai riuscito nessuno – potrebbe essere la mossa che fa passare alla storia il governo Meloni e renderebbe utile a tutti, non solo al bene di parte, quel decreto che legifera troppo genericamente di occupazioni abusive e raduni illegali, andando alla radice di un problema serio che vede questo paese stritolato tra chi ogni occasione è buona per fare il cazzo che vuole e una miriade di leggi, leggine, leggiucole, generalmente propagandistiche e di pochissima o nessuna utilità che alla fine in galera non ci finisce quasi nessuno – perché ad applicarle tutte si diventerebbe il paese delle prigioni.
A meno che non si dica chiaramente che Casapound là dentro è autorizzata a starci. E anche in quel caso ci vuol coraggio…
(4 novembre 2022)
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