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La danza di Khalid Benghrib (Marocco) a Bologna, Teatri di Vita, al festival “resiDANZE di primavera”, 6-7 maggio 2022

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di Redazione Bologna

Le danze di possessione e invocazione degli spiriti nelle notti di Casablanca, fra estasi e trance, in uno dei riti più stupefacenti della tradizione dell’etnia sufi Gnawa: parte dalla sua memoria di bambino lo spettacolo del coreografo marocchino Khalid BenghribQ-A (Quotidien aliéné)” in programma a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; tel. 333.4666333; teatridivita.it), venerdì 6 maggio alle ore 21 e sabato 7 alle ore 20, in prima nazionale nell’ambito del festival “resiDANZE di primavera”. Lo spettacolo della compagnia D-Kfar, realizzato in coproduzione con Théâtre Jean Vilar Vitry-sur-Seine, La Briquèterie cdcn du Val-de-Marne, Arab Funds for Art and Culture, e con il sostegno di Le 104 Paris, Institut du Monde Arabe Paris, è portato in scena da tre giovani danzatori di formazione hip hop, Mouad Aissi, Nabil Najihi, Yassine Khyar, e con il musicista di guembri Tarik Chaouach.

Nel foyer di Teatri di Vita continua la mostra di disegni “E’ il tempo di Marte, il più detestabile tra tutti gli dei!” di Filippo Partesotti, accanto al videogioco teatrale “Shakespeare Showdown” di Enchiridion, che racconta la storia di Romeo e Giulietta sullo schermo di un game vintage a cui accedere uno spettatore alla volta.

Il programma di Teatri di Vita è realizzato in convenzione con il Comune di Bologna ed è sostenuto con il contributo della Regione Emilia Romagna.

Q-A (Quotidien aliéné)
coreografia Khalid Benghrib (Marocco)
con Mouad Aissi, Nabil Najihi, Yassine Khyar
musica (guembri) Tarik Chaouach
luci Zouheir Atbane
suono Youness Aboulakoul
video Youness Atbane
produzione compagnia D-Kfar, Théâtre Jean Vilar Vitry-sur-Seine, La Briquèterie cdcn du Val-de-Marne, Arab Funds for Art and Culture
sostegno Le 104 Paris, Institut du Monde Arabe Paris

Le danze di possessione e invocazione degli spiriti nelle roventi notti di Casablanca: i corpi si perdono nel ballo, fra estasi e trance, mentre la musica ossessiva li accompagna in uno dei riti più stupefacenti della tradizione marocchina. Il piccolo Khalid osservava quelle cerimonie notturne organizzate dalle sue nonne, eredi della grande tradizione sufi dei Gnawa, l’etnia magrebina discendente dagli schiavi neri. Diventato grande, Khalid Benghrib, punta di diamante della coreografia marocchina e uno dei maggiori artisti della danza in Francia, non ha dimenticato quelle notti e quelle danze, addentrandosi attraverso la danza contemporanea in quel mondo. Dalla suggestione della figura di Hachimo, il vagabondo policromo Gnawa, prendono forma le figure incarnate dai tre giovanissimi danzatori di provenienza hip hop, i cui corpi nudi sono marcati da vivaci colori con i quali si contamineranno, secondo un sistema cromatico dal forte valore esoterico tipico della cultura Gnawa.

Khalid Benghrib, dopo gli studi di danza classica e contemporanea, crea nel 1998 il collettivo di ricerca interdisciplinare Hors Champ e nel 2003, insieme a Loren Palmer, fonda la sua compagnia 2K-FAR diventando pioniere assoluto della danza contemporanea in Marocco e orientando la sua ricerca verso l’universo sufi all’interno della cultura Gnawa e Hmadcha. I suoi spettacoli sono stati presentati nei maggiori festival e piattaforme internazionali.

 

(4 maggio 2022)

©gaiaitalia.com 2022 – diritti riservati, riproduzione vietata

 





 

 

 

 

 

 



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