Salvini all’attacco del governo che la Lega sostiene e Meloni lo supera a destra

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di Giovanna Di Rosa, #Politica

Sprezzo del pericolo, disprezzo delle alleanze, e delirio di onnipotenza: questo è il Salvini tornato al Governo e che attraverso un proclama trasmesso pressoché integralmente dal TG3, si mette all’opposizione del governo dettando l’agenda delle aperture in video come se Draghi non esistesse e salvini non facesse parte del governo.

Un colpo basso, uno dei tanti che portarono Salvini fuori dal governo nel 2018, e del resto il Papeete 2021 è alle porte. All’opposizione dall’interno di Salvini, fa eco l’opposizione dall’esterno di Meloni, la sovranista tutta d’un Bannon che non sbaglia un Orbán, la quale a corto d’argomenti, contiene i decibel limitandosi ad un “Niente di diverso dal governo Conte. Ristoranti chiusi e autobus pieni”, opposizione di una banalità estrema lanciata perché a) non sa cosa dire e b) dimentica che la stragrande maggioranza degli Italiani non può permettersi un autista: da una proletaria con multicariche al seguito in Italia e in Europa ci si attende un po’ più di originalità.

Continua così la doppia battaglia dell’estrema destra di Meloni e Salvini, estrema destra che è tutt’una e che agisce da dentro il Governo, opponendovisi mentre ne fa parte, e da fuori il Governo, stando all’opposizione senza riuscire a proporre niente di praticabile che non sia il solito lanciare slogan.

Nel frattempo l’Italia è chiusa, loro continuano a guadagnare ciò che guadagnavano prima, ad ululare alla luna senza che nessuno si vergogni nemmeno un po’ di fare opposizione da scuola elementare, il cui tratto più evidente è il seguente: MeloniSalvini trattano il loro elettorato come un’accozzaglia di cretini alla quale si può ululare qualsiasi cosa, tanto abboccheranno.

E’ un po’ poco per il successo del loro progetto politico d’involuzione illiberale.

 

(28 marzo 2021)

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