di Redazione, #SantAgataBolognese twitter@bolognanewsgaia #Terremoto
Era stata chiusa dopo il sisma 2012 e oggi ha riaperto al culto dopo alcuni interventi di consolidamento e di ammodernamento tecnologico. Si tratta della chiesa dei Santi Andrea e Agata, con campanile, a Sant’Agata Bolognese. La cerimonia si è svolta nella mattinata di domenica 3 novembre con la partecipazione dell’Arcivescovo di Bologna, il cardinale Matteo Zuppi, e il presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
I lavori di ristrutturazione sono iniziati nel settembre 2017, e hanno visto un costo complessivo di 238.605 mila euro, di cui 227.500 di fondi regionali nell’ambito della programmazione del Commissario per la Ricostruzione e i restanti coperti da rimborso assicurativo. Queste le parole del presidente della Regione Bonaccini in riferimento all’importanza di quest’opera di ricostruzione e di recupero:
Impossibile lasciare indietro anche uno solo di questi luoghi, per ciò che rappresentano per i fedeli, certo, ma più in generale per le comunità locali. Dopo la ricostruzione privata, abitazioni e imprese, e le scuole, che furono le priorità stabilite subito all’inizio, abbiamo accelerato sui centri storici, proprio a partire da monumenti e chiese. Sono spazi vitali, definiscono l’anima e l’identità dei nostri territori. Nell’opera di ricostruzione prestiamo molta attenzione a tutti gli edifici pubblici e a quelli ad uso pubblico come le chiese, secondo una programmazione definita dalle istituzioni religiose. Anche oggi, come successo negli ultimi mesi in numerose, analoghe circostanze, siamo orgogliosi di aver contribuito a ridare ai cittadini e ai fedeli un luogo bello come questo. Ma la riapertura al culto- chiude Bonaccini- assume anche un altro significato: è la testimonianza dell’impegno profuso da tecnici, amministratori e le stesse istituzioni religiose, tutti impegnati in un lavoro di squadra di cui continuiamo a vedere i risultati.
La chiesa parrocchiale dei Santi Andrea e Agata si trova nel cuore del comune bolognese, in piazza dei Martiri; è parte di un’aggregazione di volumi che comprende la chiesa, la canonica e il campanile. L’esterno è in muratura intonacata con facciata a salienti; l’interno è ad aula voltata a vela, con presbiterio e abside pentagonale. L’intervento di ripristino con miglioramento sismico ha interessato sia le strutture verticali che la copertura. È stato eseguito un restauro totale dell’involucro esterno e di quello interno. Inoltre, sono state applicate tecnologie di polarizzazione per limitare l’umidità di risalita nelle murature, ripristinato l’intonaco e, infine, è stato fatto un notevole lavoro di consolidamento della copertura lignea, con sostituzioni delle parti danneggiate e inserimento di elementi di rinforzo come il doppio tavolato.
(4 novembre 2019)
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