di Redazione #Bologna twitter@gaiaitaliacomlo #Immigrazione
Il Coordinamento immigrazione della CGIL Emilia Romagna, riunito in data 3 ottobre 2018 valuta negativamente gli orientamenti delle politiche del governo in materia di immigrazione che comportano il radicale cambiamento del sistema di accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati , la riduzione dei fondi destinati all’accoglienza, la limitazione dei servizi per l’integrazione a chi è in attesa della risposta alla domanda d’asilo, l’accesso allo Sprar solo per chi ha ricevuto la protezione internazionale . Un orientamento che alimenta il clima di ostilità e diffidenza verso i migranti che serpeggia nel paese. Anzichè investire su accoglienza e conoscenza , con l’ultimo decreto legge si promuove l’equivalenza tra immigrati, sicurezza, mafia . Noi non ci stiamo. Crediamo che il modello di accoglienza diffuso e capillare , pur costituendo una sfida organizzativa per i territori e le comunità coinvolte, sostenga e confermi i valori di solidarietà, accoglienza, rinascita e rigenerazione sociale propri dei diversi attori coinvolti in progetti di accoglienza di questo tipo. Scuola, lavoro, partecipazione sociale sono i luoghi dell’integrazione e dell’inclusione, per questo siamo convinti che il modello Riace costituisca un esempio positivo di come gestire il più recente fenomeno migratorio legato ai flussi straordinari . Saremo sempre presenti e attivi laddove ci sia da difendere e sostenere i valori dell’accoglienza .
Così il comunicato stampa del coordinamento immigrazione CGIL, giunto in redazione, che pubblichiamo integralmente.
(4 ottobre 2018)
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