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HomeBologna MusicaArisa si esibisce nel modenese #Vistipervoi e sembra Sanremo

Arisa si esibisce nel modenese #Vistipervoi e sembra Sanremo

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Il suggestivo scenario di Piazzale della Rosa a Sassuolo (Mo) all’interno del quale ARISA si è esibita. Foto: Gaiaitalia.com

di E.T. #Arisa twitter@gaiaitaliacomlo #Sassuolo

 

 

L’ultimo dei tre appuntamenti culturali che hanno caratterizzato l’estate di Sassuolo, cittadina in provincia di Modena nota per le ceramiche e la sua ottima squadra di calcio da Serie A, ma che ha anche altre eccellenze mai troppo sottolineate (come l’ottima cucina), ha visto in scena la cantante napoletana Arisa insieme all’orchestra sinfonica Arturo Toscanini nello splendido scenario, davvero splendido, offerto da Piazzale della Rosa: storica piazza antistante l’entrata del Palazzo Ducale di Sassuolo proprio una di quelle eccellenze, un vero e proprio gioiello (visitabile il martedì e la domenica) che fa parte di uno dei venti poli museali italiani e che consigliamo di visitare trattandosi di un palazzo storico di straordinaria bellezza.

Visto lo scenario, vista la presenza della Toscanini, ci saremmo aspettati uno spettacolo con scelte differenti dal punto di vista musicale, ma ci siamo sbagliati – ed è colpa nostra.

Arisa presenta il suo repertorio fasciata da un abito bianco (per la gioia di fotografi e operatori video) che andava bene anche per rassettare la casa alle 10 del mattino ed offre il repertorio che l’ha portata al successo, le sue canzonette festivaliere. Fa tutto bene Arisa, perché canta benissimo e non sbaglia una nota, ma non si ferma lì. Tenta di trasformarsi in intrattenitrice e capiamo che non è proprio il suo mestiere: regala un paio di siparietti con il pubblico, si porta in giro per la piazza il direttore d’orchestra, fa recitare una poesia ad un poeta tra il pubblico e lo galvanizza “Sei bravissimo!” (ovazione!), chiede l’affetto del pubblico che glielo regala finché dura perché sic transit gloria mundi ed uno si chiede: cosa ci sta a fare l’Orchestra Toscanini dell’Emilia Romagna dentro un’operazione così?

Non sono fatti nostri o fors’anche sì, ma il pubblico si diverte e poi – ritrovatasi nel ruolo di cantante – Arisa offre quel gioiello che è Vasame ed il dialetto napoletano regala un momento magico irripetibile. Poi siamo già al finale con i più grandi successi della cantante, da Controvento all’ultimo Sanremo e Arisa torna ad essere la stella della musica leggera che merita di essere perché in quello ha avuto successo. Tutto il resto: le guitterie, le battute un po’ pesanti al Sindaco di Sassuolo (non c’entra la politica, ma il buon gusto), l’intrattenimento, la scoperta [sic] del poeta, il saltellare sul palco come se fosse rock alla Status Quo con la London Symphony Orchestra… Insomma quella roba lì non è mica Arisa. E’ roba altra.

C’erano milletrecento persone (1.330, esattamente e come da capienza prevista per la piazza sassolese) che si sono divertite ed hanno cantano ed applaudito Arisa dopo avere fatto due ore di coda per entrare Alla fine, come scriviamo sempre, il giudizio definitivo è quello del pubblico e solo quello conta. La serata è stata un successo per la cantante, per il pubblico e per l’organizzazione. Noi facciamo un altro mestiere che è scrivere ciò che vediamo e sentiamo. Alla prossima.

P.S. Lo spettacolo era gratuito. Un altro fiore all’occhiello dell’organizzazione. Perché se si vuole si può.

 





 

(23 luglio 2018)
©gaiaitalia.com 2018 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 




 

 

 

 

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