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La musica rom è sinonimo di allegria e vitalità, con le sue atmosfere che comprendono le mille culture attraversate dai nomadi nei secoli. Ma è anche opportunità di memoria, come quella che ricorda il Porrajmos, cioè l’olocausto degli “zingari” sofferto nel 900 nei lager nazisti. “Porrajmos. Musica e memoria romanì” è il titolo del concerto-spettacolo di Alexian, ossia Santino Spinelli, ambasciatore nel mondo della musica e della cultura romanì, con il suo gruppo. L’appuntamento è a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; tel. 051.566330; www.teatridivita.it), mercoledì 21 febbraio, ore 21.
Il concerto è all’interno della stagione “antifascista” di Teatri di Vita intitolata “Di tutta l’erba 1 fascio”, e realizzata in convenzione con il Comune di Bologna e con il sostegno della Regione Emilia Romagna e della Fondazione del Monte.
“Faccia incavata / occhi oscurati, / labbra fredde; / silenzio. / Cuore strappato / senza fiato, / senza parole, / nessun pianto”: è la poesia Auschwitz scritta da Santino Spinelli, che è anche al Memoriale di Berlino, inaugurato nel 2012. Ricorda una delle pagine più agghiaccianti e più rimosse della storia recente: il Porrajmos, ossia lo sterminio degli zingari messo in atto dai nazisti nei lager.
Questo concerto è un percorso artistico-culturale narrato, in cui vengono rievocate attraverso i suoni, le parole e i colori, le radici profonde di un popolo millenario caratterizzato dalle prismatiche sfumature e dalle intensissime emozioni. Un viaggio nell’intimità della storia e della cultura di un popolo trasnazionale. Gli interpreti con la loro formazione professionale non scadono nel folklore, ma elevano la tradizione a un livello artistico qualitativo e suggestivo.
Le musiche proposte, in cui si rintracciano gli echi del passato, sono quelle dell’ambito familiare che i rom suonano per tramandarsi, per comunicare e per restare uniti. I canti sono memorie mai scritte in cui si custodiscono valori etici, filosofici e linguistici di un popolo dalle molteplici espressioni. L’Europa, mosaico culturale, è anche un mosaico musicale e ogni popolo è custode di ritmi e di stili che si sono rinnovati attraverso i secoli: a questo ricco mosaico culturale europeo anche i rom, originari dell’India del Nord, hanno dato il loro apporto, con colori e forme distinti. La ricchezza di ritmi, melodie e armonie della musica romanì è stata sfruttata da tantissimi compositori, da Liszt a Brahms, da Schubert a Debussy, ma ai rom non è mai stato riconosciuto pienamente il loro merito.
Santino Spinelli in arte Alexian è un musicista compositore, cantautore, insegnante, poeta, saggista rom. Ha due lauree una in Lingue e Letterature Straniere Moderne e in Musicologia, entrambe conseguite all’Università degli Studi di Bologna. Insegna Lingua e cultura romaní all’Università di Chieti. Con il suo gruppo, l’Alexian Group, tiene numerosi concerti di musica romaní in Italia e all’estero (ha suonato, tra l’altro, al Consiglio d’Europa a Bruxelles e a Strasburgo, e in diverse occasioni davanti al Papa) e partecipa a numerosissimi festival internazionali riscuotendo consensi di critica e di pubblico.
Un suo testo, Io, rom!, è stato pubblicato da Teatri di Vita nel numero 8 della rivista “Società di pensieri”.
(17 febbraio 2018)
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