di Gaiaitalia.com, #ReggioEmilia
Si trovava intento a lavorare in un’azienda della bassa reggiana quando, dopo essere stato localizzato, è stato raggiunto dai carabinieri della stazione di Poviglio che hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione emesso dall’ufficio esecuzioni penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di L’Aquila essendo condannato in via definitiva a 3 anni e 5mesi per i reati di violenza sessuale e lesioni personali compiute nei confronti di una ragazza di 27 anni domiciliata in provincia di L’Aquila.
Secondo le indagini condotte dai carabinieri, che hanno trovato conferma nell’odierna sentenza di condanna, l’uomo, un 49enne operaio domiciliato a Guastalla, la sera del 22 febbraio 2014 si trovava appartato, in provincia di L’Aquila, con una donna quando le ha usato violenza fisica per soddisfare con la forza le sue voglie sessuali. L’intervento di una pattuglia dei carabinieri ha interrotto la condotta violenta dell’uomo, che veniva arrestato, mentre la donna veniva soccorsa dai competenti sanitari (per lei una prima prognosi di 7 giorni per le lesioni riportate). Quindi l’iter processuale con la Corte d’Appello di L’Aquila che in riforma alla sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Lanciano, nel settembre del 2015 condannava l’uomo alla pena di anni 3 e mesi 5 di reclusione per i reati di violenza sessuale e lesioni personali.
Ora la sentenza di condanna, divenuta esecutiva lo scorso mese di ottobre, ha visto la Procura Generale aquilana spiccare a carico del 49enne l’ordine di carcerazione che è stato eseguito dai carabinieri di Poviglio che ieri sera, localizzato l’uomo intento a lavorare in un’azienda, lo arrestavano dovendo scontare (scorporato il periodo pre-sofferto) una pena di 3 anni, 1 mese e 6 giorni di reclusione presso il carcere di Reggio Emilia dove l’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto dai carabinieri di Poviglio.
(24 agosto 2017)
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