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La Sindaca PD di Codigoro aumenterà le tasse a chi ospita profughi: in realtà non può farlo

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La Sindaca di Codigoro Alice Zanardi, foto Repubblica

di Il Capo, twitter@gaiaitaliacom

 

 

 

Per farle dispetto… Francamente ci sono notizie che mi stuzzicano azioni che potrei anche perpetrare, perché altro che stare zitti a leggere le quotidiane scemenze di Sindaci e Senatori. Nello pseudo-silenzio di questa torrida estate, ci sono personaggi di quasi nessuna levatura, e di pochissima importanza, che cercano di richiamare l’attenzione su di loro.

Inizierei dicendo loro che le scimmie lo fanno meglio ed anche gli zoo sono ormai fuori moda.

Lei è la Sindaca PD di Codigoro, cittadina fino ad ora famosa per non avere dato i natali a Milva, che è di Goro, quindi già nota per non avere regalato all’Italia qualcosa della quale l’Italia poteva tranquillamente fare a meno, che – repetita juvant – ora ripete l’esperienza con la Sindaca Alice Zanardi, la quale da lunedì 7 agosto inizierà a mandare controlli sanitari e fiscali nelle case di privati che accolgono rifugiati. Ora posto che le minacce della signora Zanardi sono inapplicabili – a casa mia faccio quello che cazzo mi pare, che Google mi perdoni – la Sindaca la cui cultura politica di provenienza si evince nel piglio da uoma ex pci e nei deliziosi orecchini appena accennati, discreti come il delicato caschetto di capelli neri da contadinotta appena rientrata dalla raccolta di meloni che gioca a fare la Signora la domenica mattina, tutto unito all’appena accennato sobrio accenno di matita all’occhio che trasuda inimmaginabile intelligenza ed all’altrettanto sobrio rossetto da balera romagnola dall’atmosfera sudaticcia, perché in fondo siamo anche un po’ come ci presentiamo, ha fatto la più grossa porcata della sua esistenza politica, e speriamo che le stronchi la carriera a partire da ieri. Che oggi sarebbe già tardi.

I razzisti-tuttofobi che il PD riesce sempre meno a nascondere, che in nome di problemi reali nei loro luoghi di governo anziché cercare e trovare soluzioni possibili – in Emilia Romagna le soluzioni sono possibili, basta andarle a cercare e concordarle – affidano le loro sorti all’intolleranza lanciata dagli organi d’informazione, stanno diventando troppi. Così come sta diventando troppo frequente il mutuare i messaggi dei segretari di partito, trasformandoli secondo l’antico uso dell’essere più realisti del Re; Renzi dice che bisogna trovare soluzioni a questo problema drammatico dei migranti? Esposito se ne esce in televisione con un commento che definire discutibile è eufemistico e la Sindaca di Codigoro mette giù il carico da undici inventandosi i controlli nelle case per aumentare le tasse a chi ospita profughi. Detto per inciso le ospitalità nelle case private, messe a disposizione – spazi permettendo – dei rifugiati, sono frutto di accordi tra le Prefetture e i privati cittadini, così che la Sindaca dovrebbe stare ben attenta a non fare il passo più lungo della gamba. Personalmente, fossi da quelle parti – e mi vien voglia di trasferirmici solo per farle dispetto alla Sindaca membro dell’assemblea nazionale del PD, che cosa ci sta a fare? – non esiterei a mettermi di traverso.

Codigoro (Codgòr in dialetto ferrarese, in omaggio all’amministratrice Zanardi) ospita 115 profughi o giù di lì. In un paese di più di 12mila abitanti rappresentano, lo capite anche voi che non siete dentro il PD pur essendo di destra come Zanardi, un’inquinamento insopportabile e tale da mettere a repentaglio la convivenza civile nell’insignificante paesucolo. Così che la Sindaca Zanardi anziché cercare di costruire un ponte tra i cittadini ed una realtà che, qualsiasi siano le condizioni politiche prossime venture non cambierà di una virgola perché il mondo – lo diciamo a Lei, Zanardi, che è portatrice di cultura di pace – è divorato dalle guerre e devastato dalla fame, e dalla guerra e dalla fame si scappa, proprio come fecero gli italiani agli inizi del ‘900 e come fanno questi disperati ora, potrebbe imparare l’arte del dialogo: con i cittadini prima di tutto, con i prefetti, con le istituzioni, invece di sbraitare scemenze sui giornali spiegando poi che “quella dei contributi è una provocazione”, oh! come mi sono divertita…!

 



 

Se non si pretende da una Sindaca il buon gusto in fatto di look, che non si può mica essere tutti eleganti come Laura Boldrini o come la sottosegretari Boschi, si pretende almeno che tra l’idea politica di un amministratore ed il partito cui appartiene ci sia un minimo di coerenza. Ci si aspetta che non sia proprio il primo cittadino a gettare benzina sul fuoco dell’intolleranza; ci si aspettano soluzioni per una convivenza pacifica e civile, non provocazioni e controlli nelle case private come se si fosse fascisti (lei è sicura di stare a sinistra o almeno nel PD, Signora Sindaca? Ci pensi e ci rifletta, magari servirà un po’ anche a noi, diciamo)… Se poi Le rimanesse tempo, tra un kajal e l’altro, ci spieghi anche Sindaca Zanardi, sulla base di quale principio normativo Lei alzerebbe le tasse e sulla base di quale altro manda controlli nelle case private che hanno già accordi con le prefetture.

Ce lo spieghi con le parole tanto semplici che sono probabilmente le uniche che sa usare quando getta benzina sul fuoco dell’intolleranza con le sue ridicole esternazioni ad uso “visibilità”. Se poi volesse anche fare il salto della quaglia e passare alla Lega, magari darebbe due soddisfazioni a Salvini che dopo quel che gli ha combinato Bossi ne ha tanto bisogno… E magari fa un piacere anche al suo attuale partito. Perché non si sa mai cosa succeda, soprattutto quando si ritiene che diventare insostituibili marescialli sia l’unica soluzione possibile.

In chiusura, lo diciamo ai lettori ed alla Sindaca Zanardi, non possono essere applicate maggiorazioni delle tasse a chi ospita rifugiati in accordo con la prefettura, perché la tassazione non è discrezionale, ma risponde a parametri concordati e certi. Sennò potremmo applicare la tassa sull’idiozia e far fuori il patrimonio al 90% dei politici, che non sarebbe nemmeno un male. Ed anche le sue minacciate “ispezioni” in case private sono al limite della legalità, perchè la Sindaca dovrebbe dimostrare che in quel preciso luogo, per chiare ragioni, elencandole, si sospettano problemi di sicurezza tali da prevedere controlli. Con conseguente sbugiardamento delle decisioni delle prefetture alle quali Minniti ha affidato il delicato incarico di gestire le emergenze rifugiati. Con buona pace delle turbe intolleranti della Sindaca Zanardi alla quale, oggi si capisce perché, Minniti non ha affidato un bel niente.

 




 

(5 agosto 2017)

 

 

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