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“Quelli che si allontanano da Omelas”, la distopia di Ursula K. Le Guin nel concerto-spettacolo di Davide Sacco/ErosAntEros con Eva Robin’s

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di Redazione BO 

La felicità dell’umanità in cambio della sofferenza di un solo bambino: una distopia folgorante e sconvolgente, raccontata dalla grande scrittrice di fantascienza Ursula K. Le Guin e portata in scena dal regista Davide Sacco in “Quelli che si allontanano da Omelas”, con Eva Robin’s e il trio musicale La Mano Sinistra, composto da Giuseppe Lo Bue, Gianluca Lo Presti e dallo stesso Davide Sacco. Un concerto-spettacolo potente, che spalanca lo sguardo sulla Storia del passato fino all’oggi e a Gaza. L’appuntamento, in prima nazionale, è a  Teatri di Vita (piazzetta Sergio Secci 1, Bologna; tel. 333.4666333; teatridivita.it), dal 16 al 19 ottobre: giovedì 16 e venerdì 17 alle ore 21, sabato 18 alle ore 20 e domenica 19 alle ore 17.

Lo spettacolo, co-prodotto da Teatri di Vita e ErosAntEros, fa parte della stagione del Centro di produzione teatrale Teatri di Vita “Come potevamo noi cantare”, realizzata con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna | Settore Cultura e Creatività.

Quelli che si allontanano da Omelasdi Ursula K. Le Guin; traduzione di Roberta Rambelli; adattamento di Davide Sacco; ideazione, regia, spazio Davide Sacco / ErosAntEros; con Eva Robin’s; musiche La Mano Sinistra (Giuseppe Lo Bue, Gianluca Lo Presti, Davide Sacco); consulenza letteraria Sara Tamisari; produzione Teatri di VitaErosAntEros; con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna. Prima nazionale.

Un concerto-spettacolo, con la performance vocale di Eva Robin’s, che ci risucchia nell’atmosfera inquietante del mondo immaginato da Ursula K. Le Guin, la scrittrice americana, scomparsa sette anni fa, considerata una delle più originali autrici di letteratura fantastica, che rispecchia importanti tematiche sociali e politiche. In questo racconto, vincitore del Premio Hugo, veniamo invitati nella città felice di Omelas, abitata da una popolazione forte e bella, giusta e perfetta: tutto il popolo è felice, eccetto una sola persona, un bambino ritardato, rinchiuso un una stanza buia senza finestre nei sotterranei di un grande palazzo. Perché?

Nel suo racconto, Le Guin ci pone di fronte a una riflessione sui paradossi del mondo e sull’indifferenza umana. Questa indifferenza permetterà forse alle persone che incontreranno questo spettacolo di riporre queste riflessioni in quell’angolo di coscienza che è ormai colmo di notizie e immagini di ingiustizia, guerrra, genocidio, che scorrono quotidianamente davanti ai loro occhi? Nel suo celebre romanzo La mano sinistra delle tenebre la scrittrice narra di un pianeta popolato da individui androgini e allo stesso tempo ermafroditi e di un umano ostacolato nella sua missione di ambasciatore per la Lega Intergalattica dalla propria mancanza di comprensione per questa società. In I reietti dell’altro pianeta narra di un piccolo mondo di persone che si sono date il nome di “odoniani” in memoria della fondatrice della loro comunità, ispirata all’anarchia, il cui bersaglio principale è lo stato autoritario, e la sua principale componente morale-pratica è la collaborazione nelle forme della solidarietà e dell’aiuto reciproco. Nell’introduzione al racconto La vigilia della rivoluzione l’autrice definisce Odo come “una di coloro che si allontanarono da Omelas”.

In una scena rarefatta e misteriosa, ideata da Davide Sacco, l’iconica Eva Robin’s, in costante relazione con la musica darkwave de La Mano Sinistra, racconta, grazie alla forza del suo personale portato e mettendo in gioco il proprio corpo politico, una storia che non può lasciare indifferenti, mentre crude immagini di realtà affiorano nell’aria, violente quanto eteree, per connettere le parole di questo potente racconto di Ursula K. Le Guin con il quotidiano dei nostri giorni e le sue macroscopiche ingiustizie planetarie oramai divenute abitudine.

Il regista Davide Sacco è, insieme a Agata Tomšič, il fondatore della formazione ErosAntEros, con la quale indaga percorsi di ricerca teatrale e musicale in progetti che affrontano tematiche politiche e sociali, in importanti coproduzioni internazionali, tra cui Santa Giovanna dei Macelli con la band slovena Laibach. ErosAntEros ha dato vita al Polis Teatro Festival a Ravenna.

 

Teatri di Vita
Centro di Produzione Teatrale
piazzetta Sergio Secci 1 – 40132 Bologna – Italia
tel & fax (+39) 051 6199900
https://www.teatridivita.it

 

 

 

(9 ottobre 2025)

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