di Redazione Bologna
Tragedia in Appennino bolognese attorno alle 15 del 9 aprile. Un’esplosione si è verificata alla centrale idroelettrica Enel di Bargi, nel bacino di Suviana, lasciando a terra tre morti, cinque i feriti e quattro i dispersi per un bilancio che è ancora provvisorio. Erano in tutto dodici tra operai e tecnici le persone che stavano operando nell’impianto, tutti di ditte esterne tranne un ex dipendente di Enel.
Il Comune di Camugnano il cui territorio ospita la centrale, scrive Repubblica, ha reso noto che uno dei due gruppi di produzione di energia era in manutenzione straordinaria e che al momento dell’accensione per il collaudo c’è stato lo scoppio di una turbina avvenuta all’ottavo piano ribassato della struttura che scende sotto terra per 60 metri.
I vigili del fuoco e le squadre di soccorso stanno ancora lavorando. La centrale idroelettrica di Bargi, costruita sulla sponda del lago di Suviana, è la più potente dell’Emilia Romagna. Sul posto la protezione civile e le ambulanze. I feriti sono stati trasportati con gli elisoccorso.
(9 aprile 2024)
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