di Redazione, #Sardine
Secondo le Sardine la responsabilità della mancata approvazione al Senato della nostra Repubblica, del “Ddl Zan, che dovrebbe rimuovere gli ostacoli all’uguaglianza, ha un nome e un cognome: Matteo Renzi. E non da oggi”. Così una nota delle Sardine pubblicato anche dall’Adnkronos.
Secondo il movimento delle Sardine è necessario “mobilitarsi ancora, dopo il dibattito già surreale sulla “libertà di odiare“, perché le aggressioni e l’esclusione sociale non sono sufficienti a una certa politica con la p minuscola. Il senatore Renzi era in Arabia Saudita, che forse è anche il suo riferimento per i diritti umani, durante il voto decisivo al Senato che ha affossato il ddl Zan. Un passo di civiltà che, seppur come sempre da ultimi in Europa, avremmo potuto fare”.
Questa è, con grande chiarezza, la posizione delle Sardine, movimento antagonista del Sovranismo che ha distrutto le ambizioni di Salvini alle ultime regionali dell’Emilia-Romagna.
La nota delle Sardine continua: “I senatori sovranisti che festeggiano la negazione dei diritti, l’accettazione della violenza e dell’ignoranza, sono un’immagine indimenticabile: così lontana dalla società che gli italiani e gli europei, soprattutto giovani, vivono” chiosa il gruppo di Mattia Santori, campione di preferenze alle ultime elezioni bolognesi.
(28 ottobre 2021)
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