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E’ una roba seria che se confermata esploderebbe in tutta la sua enormità. Sei gli indagati, un imprenditore in carcere e ai domiciliari il candidato leghista in Emilia Romagna e sostegno di Borgonzoni la favolosa, non eletto, notissimo negli ambienti della pallacanestro felsinea. E’ Luca Cavazza, 27 anni, politico leghista già con Forza Italia a 23 anni, noto per la sua visita sulla tomba di Mussolini e post su Facebook al seguito: “Tutto quello che fu fatto non potrà essere cancellato. A noi!”.
Agli arresti domiciliari anche Fabrizio Cresi. L’imprenditore Davide Bacci, invece, è in carcere, sulla base dell’ordinanza del gip Letizio Magliaro e delle richieste del pm Stefano Dambruoso. E’ nella sua villa, scrive Repubblica che cita la ricostruzione dell’accusa, che si sarebbe tenute vere e proprie orge con cocaina e prostitute minorenni. Insomma non male per l’esponente di un partito che ha accusato di pedofilia un intero paese e un intero partito.
Tutto è partito dalla denuncia di una madre che aveva intercettato dei video nel cellulare della figlia. Gli indagati, ai quali auguriamo di essere estranei alla vicenda e risultare innocenti, sono difesi tra l’altro dagli avvocati Gabriele Bordoni e Giovanni Voltarella.
(2 settembre 2020)
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