di Redazione, #Piacenza twitter@bolognanewsgaia #CarnevalePiacentino
E’ stato presentato in Municipio nel pomeriggio di martedì 21 gennaio il progetto Carnevale Piacentino 2.0 alla presenza dell’assessore alle Politiche Giovanili Luca Zandonella e alle componenti del gruppo informale Toc, Claudia Passaro, Ottavia Marenghi e Talita Ferri. Si tratta di uno dei nove progetti finanziati dal Comune di Piacenza grazie al bando Giovani Protagonisti, promosso dall’Amministrazione comunale di Piacenza attraverso l’Ufficio Politiche Giovanili – Servizi Educativi e Formativi.
I fondi a disposizione, complessivamente 30 mila euro, sono stati destinati al finanziamento di iniziative culturali e di aggregazione nell’ambito della sezione “Giovani Progetti”, premiando la qualità delle idee presentate da singoli e associati under 35, finalizzate a incentivare la coesione sociale, alla valorizzazione degli spazi pubblici e all’organizzazione di eventi capaci di coinvolgere in primo luogo una platea giovanile, evidenziando l’attenzione al territorio e gli effetti positivi di costruire una rete tra diverse realtà associative.
Il progetto Carnevale Piacentino 2.0 si propone di recuperare la tradizione del carnevale piacentino a partire dalle due maschere tipiche, Vigion e Tollein Cucalla. Da PiacenzAntica:
..I piacentini che come dicevamo sono poco espansivi, con il Carnevale avevano trovato il sistema per dare sfogo a questa loro emotività sopita… In tutti i locali pubblici erano indetti i concorsi per le maschere più carine, al Municipale veniva anche eletta la ragazza più bella del carnevale e veniva proclamata Regina del Mercato o, come lo diceva il Faustini “la Regina dal marcà la po bella dla sittà
Il programma, con il supporto di associazioni e istituzioni che operano in ambito teatrale e educativo, coinvolgerà gruppi di giovani tra i 15 e i 35 anni in attività laboratoriali per la preparazione e l’allestimento di spettacoli teatrali e performance pubbliche tra gennaio e febbraio 2020.
La proposta punta inoltre a valorizzare e ripopolare spazi della città con caratteristiche di degrado o considerati “a rischio”.
(22 gennaio 2020)
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