di Paolo M. Minciotti #Bologna twitter@bolognanewsgaia #LGBTI
Anche ai partecipanti al Gay Pride di Bologna, radunati ai Giardini Margherita, la grandine ha fatto un brutto scherzo. Qualche ferito eun fuggi fuggi generale verso i portici di S. Stefano per evitare di essere abbattuti, è il caso di dirlo, da chicchi di grandine grossi come noci. Poi il maltempo finisce e il Gay pride parte.
Sono ancora migliaia ed hanno avuto il benvenuto da uno striscione degli incivili di Forza Nuova, quelli che devono creare l’odio verso tutti, convinti – sbagliandosi – di essere protetti da certa aria che tira, così che via alla marcia. Migliaia di persone, come ogni anno, in un civilissimo, coloratissimo e divertentissimo corteo che si snoda per la città che ha dato i natali al movimento LGBTI così come lo conosciamo oggi. Dopo essersi riparati dalla pioggia i partecipanti al Gay Pride bolognese danno il via alla parata. I bolognesi applaudono, Forza Nuova rosica e il sole dopo la tempesta conferma che Salvini non è dio.
Alla fine, una giornata magnifica.
(23 giugno 2019)
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