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Rimini candida la riqualificazione di Miramare al bando regionale per la rigenerazione urbana

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di Redazione #Romagna twitter@gaiaitaliacomlo #Rimini

 

 

Uno spazio destinato ad essere vissuto da cittadini e dai visitatori, con aree verdi, nuovi servizi dedicati soprattutto al movimento, percorsi ciclabili e pedonali per cucire la parte più a monte di Miramare al suo waterfront. E’ infatti incentrato sull’ultimo tratto a sud del territorio riminese, un chilometro di lungomare prima del confine con Riccione, l’intervento che la Giunta comunale ha deciso di candidare al bando regionale “Rigenerazione urbana”, promosso dalla Regione Emilia Romagna per promuovere pratiche e modalità d’intervento per la qualità urbana e la sostenibilità ambientale. Un’opportunità a cui la Giunta, nell’ultima seduta, ha deciso di aderire presentando la strategia generale per la Rigenerazione Urbana relativa all’attuazione del Parco del mare sud, con richiesta di contributo per il tratto specifico del Lungomare Spadazzi di Miramare.

Gli interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana per cui si chiede il contributo attraverso il bando regionale si concentrano sullo spazio del lungomare più a ridosso degli alberghi e ai collegamenti con via Oliveti, uno spazio che sarà messo a disposizione di cittadini e turisti, e che sarà dotato di aree verdi per il passeggio, la sosta, l’attività fisica e di servizi integrativi a quelli oggi offerti lungo l’arenile.

Seguendo le linee di indirizzo progettuali delineate dallo studio Miralles Tagliabue, il progetto prevede l’utilizzo della forma ‘a sardina’ con il posizionamento nell’area di panchine, zone per la sosta delle biciclette, zone verdi dedicate alle diverse attività all’aperto di cui alcune a forma di duna per creare “punti panoramici” dai quali apprezzare una migliore vista del mare; aree destinate ai giochi per bambini con rivestimento morbido in legno o resina; aree di accesso al nuovo lungomare destinate alla sosta delle auto. Il progetto prevede anche la predisposizione di isole che potranno ospitare funzioni culturali quali spazi espositivi all’aperto o stanze all’aperto e aree fitness. All’interno del progetto sono previste anche azioni innovative quali l’attivazione di una collaborazione con Climate-KIC ed il CNR-IBIMET Bologna al fine di sperimentare, su un’area ciclo-pedonale di circa 100/200 mq, la “pavimentazione evaporante” per limitare le isole di calore, nonché interventi sperimentali sull’arenile per la creazione di dune spontanee. Il costo dell’intervento di cui si richiede il contributo è di 3 milioni di euro.

A supporto della strategia sono previste anche azioni  partecipative quali, ad esempio, l’attivazione di una collaborazione con associazioni e comitati locali al fine di supportare e attivare processi di rigenerazione partecipata: quest’ultima consiste nell’innescare processi di rigenerazione urbana mediante l’attuazione di un programma partecipativo finalizzato all’utilizzo temporaneo di aree e spazi tra i quali ad esempio via Oliveti, la stazione ferroviaria, la zona delle ex colonie ed il lungomare.




 

 

(14 settembre 2018)

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