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Torino: via gli spacciatori dal Parco del Valentino, c’è il G7. Dopo si riapran le danze

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di Mirko Saporita, #Torino

 

 

 

Lunedì 18 settembre diverse testate davano notizia del magnifico lavoro congiunto delle forze dell’ordine, che avevano dispiegato elicotteri e unità cinofile per “arrestare”un fenomeno conosciuto persino ai turisti di passaggio e ormai radicato da tempo: lo spaccio nel Parco del Valentino adiacente la movida e lo sballo notturno del quartiere torinese di San Salvario. E fin qui tutto bene: la polizia certamente ha dovuto raccogliere centinaia di prove e testimonianze documentate riguardanti il traffico di sostanze stupefacenti, prima di poter intervenire con efficacia.

In quell’area, che si vocifera diventerà il perfetto connubio urbano/universitario (sembrerebbe sempre più plausibile la possibilità di incorniciare un campus interno al parco), non potrebbe di certo esistere un simile mercato sommerso. I cittadini onesti e lavoratori hanno sempre beneficiato del parco, nonostante il crescendo di tale losca realtà e non possono che dirsi grati; questa operazione risulta ben accolta, quanto inaspettata.

Non se ne poteva effettivamente più di vedere spacciatori prendersi la briga di commerciare illegalmente droghe, intimorire ciclisti ed appassionati runner, derubare e minacciare ragazzi sotto minaccia di una lama. Tuttavia temiamo che la brava gente del nostro Belpaese non abbia motivo di chiedersi, o non voglia saperne di chiedersi, perché il magnifico lavoro congiunto di cui sopra, abbia avuto luogo proprio in questo momento, che potremmo definire storico. Domenica 24 settembre inizierà infatti la settimana dedicata al raduno di coloro che stabiliscono l’andamento economico mondiale, dicasi G7, a Venaria Reale, dopo che la Sindaca “Quella Brava” l’ha voluto togliere da Torino per motivi di sicurezza. Pare infatti che molti di coloro che l’hanno sostenuta e votata, la Sindaca “Quella Brava”, siano abbastanza incazzerecci rispetto alla questione G7 ed è noto che ciò che serve in campagna elettorale, una volta eletti, non serve più.

Ricorderanno i lettori che anche da Taormina magicamente scomparvero barboni e spazzatura, nello scorso maggio, così come a Torino vengono tolti di mezzi gli indesiderati (ora) spacciatori nordafricani -riforniti poi da chissà chi – finalmente rimossi. Tutti vissero felici e contenti. Almeno per la durata del G7.

Finora non è servito a nulla appartenere ad una qualunque delle categorie di cittadini che hanno diritto a tranquillità, vite decenti e a non essere importunati, a meno che non ci siano di mezzo le grandi manifestazioni di facciata che rendono popolare le Sindache. E pure i lor colleghi maschi. Così che ci auguriamo di cuore che eventi di questo spessore vengano reiterati, magari appaltati, per molti anni a venire. E se ci va bene un giorno riusciremo anche a ripulire le strade dai regalini dei nostri cari amici a quattro zampe, sapete a cosa ci riferiamo. Magari il G7 serve proprio a quello e non ce ne siamo mai accorti.

Arresti e pulizia cittadina a parte, a Torino del G7 non ci sarà traccia, c’è un problema sicurezza e Quella Brava piuttosto che agire preferisce annullare, terrorizzata dalla sue grandi capacità [sic] che non sa gestire, come il 3 giugno ricorda: nessun evento collaterale al summit dei grandi. Compresa la cena di gala programmata proprio in una delle struttre del Parco del Valentino. Insomma niente spacciatori, niente grandi, niente consumatori, niente Sindaca, niente eventi, niente sballo: nelle nostre debolezze, al di là di ciò che rappresentiamo, rischiamo di essere tutti uguali.

Meglio una bella pulizia: finta e finché dura.




(21 settembre 2017)

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