di Redazione BO
E’ stata presentata oggi a RE-LABELLING FOR REBELLING, la prima forte iniziativa di agricoltori a fianco e per il popolo palestinese, a cura del’Associazione Terra Non Guerra.
Centinaia di agricoltori stanno aderendo ad una iniziativa partita dalla città di Bologna, che consiste nel rietichettare una parte della nostra produzione agricola, e quasi sempre biologica, con la bandiera della Palestina, destinando ai GAZAWI gli incassi delle vendite.
Tutto ha avuto inizio con Zeid Nabulsi, siriano di origine e apicoltore a Bologna, che ha fatto progettare una etichetta speciale per il suo miele per contraddistinguerlo non solo in quanto dono ma in quanto vicinanza al popolo palestinese. Poi si è pensato di “estendere questa opportunità agli agricoltori e produttori a noi vicini: anche se il nostro cibo non potrà arrivare a Gaza, che si trasformi in denaro per lenire questa sofferenza insopportabile.
In particolare sabato 11 e 18 ottobre al Mercato Ritrovato in piazzetta Pasolini, dalle 9 alle 13 saranno in vendita mieli, composte, pani, riso, pomodoro ed altro con l’etichetta esposta e frutto della donazione di molti agricoltori. Cosi come avviene presso la sede di molti produttori e mercati in Italia. Tutto il ricavato andrà alle tre realtà associative legate al mondo agricolo palestinese, cosi importante un tempo, oggi attaccato e distrutto a Gaza come in Cisgiordania:
- ASSOPACE PALESTINA , in particolare con il suo progetto “Un trattore per AT-Tuwani”, presidente Luisa Morgantini
- ACS ONG – Associazione di Cooperazione e Solidarieta da 30 anni al fianco degli agricoltori palestinesi
- la palestinese Union of Agricultural Work Committees – Stop Gaza Starvation”, direttore Fuad Abu Saif.
“Il Comune di Bologna promuove la cultura della pace in ogni occasione, e cibo e agricoltura sono occasione di dialogo, sviluppo e solidarietà” sottolinea Daniele Ara, assessore Scuola, Agricoltura, Educazione alla pace e non violenza -. “Un grande ringraziamento per questa iniziativa va alla rete di agricoltori Terra non guerra. Tutte le info sul sito terranonguerra.net“.
Terra Non Guerra è un gruppo aperto di agricoltori agro-ecologici e mondi vicini alla Terra, che lotta contro ogni forma di guerra e determinati nella difesa della biodiversità, anche culturale e sociale, della Vita e delle relazioni che essa include. Cooperative, associazioni, aziende agricole biologiche e cittadini sensibili del nostro paese che hanno adottato questo motto all’inizio della devastante guerra Russia / Ucraina, in grande misura combattuta da giovani contadini. Terra non Guerra si richiama al grido di lotta dei contadini che nella Calabria del dopoguerra si battevano per la riforma agraria promessa ma mai di fatto attuata e dove, in particolare nel Comune di Melissa vicino a Crotone, tre giovani fra gli occupanti di feudi abbandonati furono uccisi nel 1949 dalla Polizia.
(8 ottobre 2025)
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