di Laura Salvioli, #divergenti
Torna a Bologna da giovedì 2 a sabato 4 dicembre 2021, Divergenti l’unico festival cinematografico in Italia, e uno dei pochi in tutto il mondo, interamente dedicato alla narrazione e rappresentazione dell’esperienza trans, che per la sua undicesima edizione si svolgerà in presenza al Cinema Lumière di Bologna e di nuovo online su Docacasa.it, dopo essere stato uno dei primi festival a passare con successo sulla piattaforma virtuale creata dalla DER – Documentaristi dell’Emilia Romagna lo scorso anno.
Ho visto in anteprima per Gaiaitalia.com Notizie il film su Porpora Marcasciano, grande protagonista dell’attivismo trans italiano, donna di straordinario spessore culturale ed umano. Di seguito la recensione (il film sarà in sala il 4 dicembre).
Questo film documentario ci racconta la storia di Porpora, donna trans che, seguita dal regista e voce narrante Roberto Cannavò, viaggia da Roma fino ad arrivare al suo paese di origine in Campania. Questo bellissimo trip che non è solo un viaggio ma “una ricerca, un attraversamento di altri mondi o di mondi altri”, come dice la stessa Porpora, che come discende nel nostro paese così cerca di discendere nell’anima della donna che vuole raccontare. Porpora è una forza della natura, una di quelle persone che nasconde dietro all’ironia e alle battute spassose e autoironiche una personalità profonda e cupa. La sua storia è quella di una donna trans che intraprende la sua transizione negli anni ’70, un’epoca in cui di certo non c’era la sensibilità al tema che c’è oggi. Unn’epoca di grandi cambiamenti con vari movimenti studenteschi e di lavoratori che lottavano insieme ma ognuno con la sua identità, e la nostra protagonista vive quegli anni unici in un palco d’eccezione: il quartiere romano di San Lorenzo. Il nostro viaggio, infatti, inizia lì e prosegue, poi, verso Napoli dove la transizione prende il nome di “femminielli”, così consapevoli e carichi di personalità da chiedere alle donne rifatte che incontrano in giro perché vogliano assomigliare a loro. E il tono è quasi di scherno. Ed è proprio a Napoli che Porpora partecipa alla espansione del MIT (Movimento italiano Trans) nato in precedenza e di cui lei sarà presidente dal 2010 al 2016. Infine si prosegue verso il paese di origine di Porpora: una comunità montana nel beneventano dove viene intervistata la sorella della protagonista. Tutto scorre molto fluidamente con musiche quasi gitane in sottofondo e una perfetta alternanza tra immagini odierne ed immagini risalenti a vari periodi della vita di Porpora sia nella fase maschile che femminile. Il film è interessante, crea spunti di riflessione su un tema comunque ancora da approfondire, e soprattutto ci fa conoscere una meravigliosa donna che sotto la scorza della sua personalità straripante ed ironica ha un cuore profondo e fragile.
Non è che l’inizio di Divergenti, unico ed imperdibile festival del cinema Trans.
(2 dicembre 2021)
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