di G.G. #Politica twitter@bolognanewsgaia #EmiliaRomagna
In un’intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa” Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna, ha invitato il governo a ad ascoltare “Enti locali ed imprese” italiane, e ha parlato di una “politica molto fragile”, incapace “di cogliere i bisogni e le priorità dei cittadini”. Difficile non essere d’accordo se si osservano le dinamiche nelle quali il Conte-bis si trova impantanato, dinamiche incomprensibili anche ai componenti la maggioranza.
Bonaccini si è poi soffermato sulle questioni urgenti del paese riassumendole in una risposta secca che è molto più di uno slogan, se si guarda a come l’Emilia-Romagna sta lavorando per uscire dalla crisi e preparando il post-Covid19 e dopo la relazione del Sole 24 Ore che vede la regione svettare per qualità della vita, in cime a tutti gli indicatori: “I fondi del Mes li avrei presi ieri” ha detto Bonaccini, e invece è in atto “uno scontro tra partiti mentre dovremmo risolvere i nodi di innovazione, disuguaglianze, occupazione e ambiente”.
Il governatore che alle ultime elezioni regionali ha distrutto le armate Brancaleone di Matteo Salvini e della sua candidata-fantasma e ricorda come il “non avere chiuso il percorso della riforme istituzionali” – guarda un po’, tornano tutti su quel punto lì – sia il vero problema dell’Italia e un “tappo” al suo sviluppo.
(15 dicembre 20209
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