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Ora Borgonzoni e Salvini ci parlino del Pio Albergo Trivulzio

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di Giovanna Di Rosa #Lopinione twitter@bolognanewsgaia #Maiconsalvini

 

Chiusa la prima parte di indagini ministeriali relative al Pio Alberto Trivulzio di Milano con le conclusioni rese dalla sottosegretario Zampa a Radio Capital nella trasmissione Circo Massimo, con Massimo Giannini ed Oscar Giannino, la Lega di Salvini si trova l’ennesima gatta da pelare. Una gatta ferocissima. Perché al Pio Albergo Trivulzio le cose non sono andate bene. E Salvini  ha commentato che “le indagini negli Ospedali andavano fatte dopo”. Guarda un po’…

Il commento di Salvini risulta ancor più fuori luogo se si ripercorrono le dichiarazioni della sottosegretario Zampa a Circo Massimo riprese anche dal nostro quotidiano Milano Notizie.

(…) le “disposizioni erano valide per tutti, non solo per la Lombardia. Sia l’Istituto Superiore di Sanità che una circolare del Ministero imponevano di controllare l’ingresso di possibili casi positivi. Invece lì c’è stato un numero di decessi anomalo, molto alto”, sottolineando che la questione è “molto delicata”.

Zampa (PD) non c’è andata giù leggera nemmeno con la Giunta Fontana: “Dal primo giorno la loro politica è stata quella di disattendere le indicazioni del governo e di andare in direzione contraria e prendere le distanze. Questo è avvenuto per ragioni politiche. Dovremmo chiederci come mai la Lombardia abbia un numero di contagiati sproporzionatamente alto rispetto alle altre regioni“.

E Salvini  ha commentato che “le indagini negli Ospedali andavano fatte dopo”. Non un “mi dispiace”, non un “le indagini sono anche a nostro beneficio”, non un “dimostreremo che l’odiata piddina Zampa si sbaglia”. No. Soltanto un “le indagini negli Ospedali andavano fatte dopo”. Capite che c’è qualcosa che comincia ad incepparsi nella opportunistica strategia politica del Tribuno Leghista tanto disperatamente solo dentro il suo sogno del datemi pieni poteri che ha affogato nei mojito del Papeete, da non rendersi nemmeno conto che questi suoi fendenti a vuoto, contro il nulla, contro se stesso, in ultima analisi – perché la Giunta leghista del Pirellone pagherà un prezzo altissimo per i suoi errori e per i 12mila morti da coronavirus che ha sul groppone, e non sto dicendo responsabilmente.

Ora ci si aspetterebbe dalla Lega dell’Emilia Romagna e dalla candidata perdente Borgonzoni, quella che invece di fare il capo dell’opposizione se ne è tornata di corsa a Roma, qualcosa di più del silenzio o delle facili battute. Nel caso una gliela suggeriamo noi, a Salvini, a Borgonzoni e ai leghisti dell’Emilia-Romagna: è scontata, ma dovuta. “Parliamo del Pio Albergo Trivulzio”.

Noi certamente, però, le magliette non le stamperemo. Perché noi valiamo.

 

 

(16 aprile 2020)

©gaiaitalia.com 2020 – diritti riservati, riproduzione vietata

 





 

 

 

 

 

 

 




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