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Un traguardo importante per un’opera molto attesa dai cittadini. E’ stato aperto questa mattina il primo tratto di strada del cosiddetto Nodo di Rastignano, nella periferia sud-est di Bologna. Lungo circa un chilometro, dalla rotatoria Mafalda di Savoia a quella nuova del Dazio e da questa a via Toscana. il collegamento permette di alleggerire il traffico e i tempi di attraversamento di una zona a ridosso del confine fra i Comuni di San Lazzaro e Pianoro, migliorando anche la qualità dell’aria. Intervento reso possibile grazie alla realizzazione di misure collegate di rilievo: il monolite Dazio, un sottopasso carrabile largo 14 metri e alto 6 per il sottoattraversamento della linea ferroviaria convenzionale Bologna-Prato, realizzato ‘fuori opera’ e successivamente spinto sotto i binari; il sottopasso carrabile di via del Pozzo, necessario per mantenere gli accessi esistenti ai residenti; e infine la deviazione per un breve tratto del canale Savena.
Quello che viene comunemente etichettato come “Nodo di Rastignano” è un progetto più ampio che comprende anche un secondo lotto funzionale di 1,7 chilometri che dallo svincolo di Rastignano si collegherà all’altezza del Ponte delle Oche con la Fondovalle Savena, consentendo così di bypassare completamente l’attuale strozzatura, rendendo più agevoli e veloci i collegamenti con i centri della vallata.
La realizzazione del secondo lotto del “Nodo”, il cui progetto definitivo è attualmente in corso di approvazione in Conferenza dei servizi, ha invece un costo stimato di 31 milioni di euro; finanziamento a valere sulla programmazione 2014-2020 del Fondo sviluppo e coesione e assegnato alla Città metropolitana nell’ambito del cosiddetto Patto di Bologna. L’avvio dei cantieri è previsto tra il 2020 e il 2021, con fine lavori entro il 2024.
(31 agosto 2019)
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