di Redazione Cultura
A 14 anni, sotto le bombe, ha cominciato a disegnare per immaginarsi un altro mondo e fuggire idealmente. Poi la pittura è diventata qualcosa di più di arteterapia, ma la sua vera vocazione. Oggi Malak Mattar è una giovane artista palestinese, che da Gaza porta nel mondo i suoi dipinti, che hanno sempre al suo centro figure femminile coloratissime. La sua mostra “Donne Arte Resilienza”, organizzata da Teatri di Vita e Assopace Palestina, è in programma nell’ambito di Art City, nella Sala Studio di Teatri di Vita (via del Pratello 90/a, Bologna; tel. 333.4666333; teatridivita.it), tutti i pomeriggi da giovedì 12 a domenica 15 maggio, con l’apertura fino a mezzanotte in occasione della notte bianca dell’arte. L’inaugurazione è prevista giovedì 12 alle ore 18, con la partecipazione di Giulia Sudano.
Il programma di Teatri di Vita è realizzato in convenzione con il Comune di Bologna ed è sostenuto con il contributo della Regione Emilia Romagna.
Malak Mattar (1999) è una giovane artista palestinese, nata e cresciuta nella Striscia di Gaza da una famiglia di rifugiati, che ha già vissuto sulla propria pelle tre guerre. La passione per la pittura è nata quando aveva 14 anni, proprio durante un attacco militare, e la sua arte è diventata molto presto, grazie ai social che ne hanno fatto un caso internazionale, un inedito e sorprendente biglietto da visita di Gaza nel mondo. Quelli di Malak Mattar sono ritratti quasi esclusivamente femminili di donne con gli occhi sgranati o chiusi, che riconnettono idealmente i fili del suo sguardo alla sofferenza individuale di Frida Kahlo o alla tragedia collettiva della “Guernica” di Picasso. I dipinti, immersi in un tripudio di colori, raffigurano figure semi-astratte e visioni oniriche, che esprimono il dolore delle donne sotto una doppia costrizione: quella dell’esercito israeliano che assedia Gaza e quella della cultura patriarcale palestinese. Attraverso l’arte, Malak Mattar dà voce alla resilienza delle donne in uno dei luoghi più difficili del mondo, lanciando ponti di ottimismo e speranza verso la comune condizione di molte donne nel mondo. Traendo ispirazione da ciò che la circonda le sue opere sono uno strumento di lotta e denuncia, ma anche di esaltazione di bellezza, forza e passione. E sono l’evidenza della vitalità di una nuova generazione che sperimenta un proprio percorso di ricerca e linguaggio, nel panorama artistico (non certo in primo piano a livello internazionale) di Gaza e della Palestina. Malak Mattar, che attualmente studia alla Istanbul Aydin University, ha già esposto le sue opere in diversi Paesi, tra cui Inghilterra, Usa, Germania. La mostra a Bologna presenta opere in acrilico e olio su tela, e stampe, e vede la partecipazione dell’artista.
(11 maggio 2022)
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