di P.M.M., #LGBTIQA+
Si è concluso Some Prefer Cake 2021, Festival Internazionale del Cinema Lesbico. Ecco di seguito la lista dei film premiati. Attribuiamo il premio per il miglior documentario a Rebel Dykes di Harri Shanahan e Siân A. Williams:
- per il lavoro di ricerca storica e audiovisiva e l’uso dei materiali originali;
- per la capacità di ricostruire una parte di storia delle lesbiche non mainstream che avrebbe rischiato altrimenti di scomparire e di farlo dal di dentro senza cadere nell’agiografia grazie al coraggio di mostrare le contraddizioni, le complessità e le conflittualità;
- per aver messo in luce tematiche ancora oggi oggetto di confronto all’interno dei movimenti femministi, lesbici e queer;
- per aver reso l’atmosfera di quel periodo anche attraverso l’archivio musicale;
- e infine per il suo ritmo punk e coinvolgente.
Nella categoria Lungometraggi la giuria composta da Antonia Caruso, Ilaria De Pascalis, Eugenia Fattori unanimemente sceglie come film vincitore Leading Ladies di Ruth Caudeli. Il film mostra una notevole originalità nella costruzione del racconto attraverso le 5 prospettive delle protagoniste, e soprattutto nella scelta dell’improvvisazione per i dialoghi e le performance attoriali. Le attrici e la regista creano una complicità chiaramente percepibile, che crea un ritmo efficace dà spazio a tutte le personalità creative coinvolte. Pur nelle sue imperfezioni, mostra relazioni e personagge estremamente complesse, e riesce a mettere in scena in modo diverso i desideri di ciascuna. Nel farlo si libera da una struttura di controllo unica del racconto e dello sguardo, dando invece spazio a soggettività e personalità diverse.
La giuria Cortometraggi abbiamo sentito la necessità di valorizzare un cortometraggio capace di dare visibilità alle soggettività minorizzate. E, soprattutto, capace di farlo senza retoriche stucchevoli che finiscono sempre col ledere le dignità dei soggetti rappresentati.
Le giurate Lorenza Ghinelli, Sara Poma e Alessia Santambrogio hanno unanimamente ritenuto che Night Ride meriti di essere premiato per questo, e per avere messo in scena risposte concrete e praticabili a forme agite di aggressività e a forme di potere cis normativo attraverso la costruzione di alleanze orizzontali.
In Night Ride brillano l’orgoglio delle proprie identità e il potere delle alleanze non inteso come forma di potere, ma di impoteramento. Una menzione speciale va a un corto che abbiamo molto amato: Julka and Julia, perché sebbene la struttura narrativa percorra strade tradizionali, è capace di sfidare l’imperativo ageista rappresentando il desiderio in una relazione tra donne anziane che finalmente legittima i corpi e le sessualità.
Abbiamo anche apprezzato che le protagoniste, che hanno finalmente legittimato il proprio desiderio, non siano disposte a retrocedere neppure davanti a ricatti morali che i legami familiari spesso impongono. Julka e Julie mostrano così come si possa conquistare la felicità senza pacificazioni obbligate.
(27 settembre 2021)
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