di Redazione #Bologna twitter@bolognanewsgaia #LeViedeiFestival
Sabato 22 febbraio seconda giornata per VIE, il Festival di Emilia Romagna Teatro Fondazione, tra debutti assoluti, ospiti internazionali, seminari e incontri con il pubblico. Il primo appuntamento della giornata è alle 16.00 presso la Biblioteca Civica “Antonio Delfini” di Modena dove si svolge il seminario Se la democrazia è la risposta, qual è la domanda? con Joan Subirats (Universitat Autònoma de Barcelona) nell’ambito del progetto Between Lands, la rete di cooperazione europea che lega ERT Fondazione ad altri quattro teatri (KVS di Bruxelles, Teatro Calderón di Valladolid, FARaway / Comédie di Reims e Teatro National São João di Porto) e a un gruppo di autori Lena Kitsopoulou (Gran Bretagna), José Manuel Mora (Spagna), Pier Lorenzo Pisano (Italia), Charlotte Lagrange (Francia), Rachida Lamrabet (Belgio), Mickaël De Oliveira (Portogallo).
Si prosegue a Spilamberto, città che, grazie alla disponibilità e all’adesione dell’amministrazione locale, si aggiunge da questa edizione alla geografia del Festival. Alle 17.00 presso Il Faro L’interessante vita di qualcuno: gli allievi del corso Perfezionamento: Dramaturg internazionale, approvato dalla Regione Emilia-Romagna e cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, sotto la guida di Gabriel Calderón, diventano interpreti della lettura scenica del testo da loro scritto collettivamente nelle quattro settimane di lavoro con l’artista. Sono state sviluppate una serie di storie a partire dalla biografia di una persona reale, affrontando così una delle sfide più appassionanti per uno scrittore: trovare una vita interessante e renderla tale anche per gli altri.
Il drammaturgo e regista uruguaiano è stato ospite della scorsa edizione di VIE Festival con il suo spettacolo Ex – que revienten los actores e nella primavera 2020 condurrà, insieme al connazionale Sergio Blanco, il corso della Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro di ERT Fondazione Perfezionamento attoriale – Manifesto/manifesti: per una poetica dell’azione (Op. Rif. PA 2019-11938/RER, approvata da Regione Emilia-Romagna e cofinanziata dal Fondo sociale europeo, Prog. 1).
Al Teatro Arena del Sole di Bologna alle 19.30 l’atteso ritorno del regista e drammaturgo Pascal Rambert, considerato una delle personalità più interessanti del teatro contemporaneo europeo, che porta in scena in prima nazionale Architecture, spettacolo che ha aperto il Festival d’Avignone 2019. Un grande racconto sull’Europa, splendida e terribile, nei trenta foschi anni tra le due guerre mondiali, interpretato dai protagonisti della scena teatrale e cinematografica francese come Emmanuelle Béart, Audrey Bonnet, Anne Brochet, Marie-Sophie Ferdane, Arthur Nauzyciel, Stanislas Nordey, Pascal Rénéric, Laurent Poitrenaux, Jacques Weber e Césarée Genet Bonnet in alternanza con Rose Poitrenaux.
Ci spostiamo poi al Teatro Bonci di Cesena, dove alle 21.00 va in scena il Concorso europeo della canzone filosofica, nella versione italiana realizzata appositamente per il Festival, con ospiti d’eccezione che prendono parte per la prima volta a questo unico e divertente lavoro che unisce il teatro, la musica e la filosofia.
Lo spettacolo nasce da una collaborazione europea con altri 10 paesi, ERT infatti co-produce questa nuova creazione di Massimo Furlan e Claire de Ribaupierre, che debutta in prima nazionale. Una versione semiseria del noto format televisivo canoro Eurovision, che solleva una riflessione in chiave pop su una delle questioni più cruciali del nostro oggi: il tema dell’identità dei diversi paesi rappresentati nella Comunità Europea.
Furlan sarà affiancato sul palco dall’attrice Federica Fracassi e da una giuria di esperti creata ad hoc composta dal filosofo Stefano Bonaga, dalla scrittrice Michela Murgia, dal cantautore Daniele Silvestri e da Marino Sinibaldi, direttore di Rai Radio3, e presieduta da Loredana Lipperini (giornalista, scrittrice e conduttrice della trasmissione radiofonica Fahrenheit di Rai Radio3).
Sempre alle 21.00 a Modena, in prima assoluta al Teatro delle Passioni: Chi ha ucciso mio padre, il nuovo spettacolo di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, coprodotto da ERT. Per questo lavoro i due artisti si affidano a un testo non scritto da loro ma scelgono l’autore francese Édouard Louis, diventato un vero e proprio caso letterario internazionale a soli ventun anni con il romanzo autobiografico Farla finita con Eddy Bellegueule, e negli ultimi tempi apprezzato nel teatro contemporaneo, a partire da maestri come Thomas Ostermeier.
Un dialogo per voce sola con Francesco Alberici, che pone al centro domande sulle conseguenze della politica nella vita personale di ogni singolo e in particolare in quella del padre, piegato dal lavoro e dalle difficoltà, e sul legame difficile tra un figlio e un genitore profondamente diversi. Il 22 febbraio alle 22.45, al termine dello spettacolo, lo scrittore Édouard Louis incontra il pubblico. Modera il giornalista e critico Attilio Scarpellini.
Anche quest’anno il Festival mette a disposizione del pubblico un servizio di navette gratuito con prenotazione obbligatoria presso tutte le biglietterie del Festival. Le partenze di sabato 22 febbraio: da Modena (andata e ritorno, Teatro delle Passioni, Viale Carlo Sigonio 382) alle ore 16.15 per Spilamberto per L’interessante vita di qualcuno e alle ore 17.30 per Bologna per Architecture; da Bologna (andata e ritorno, Autostazione, Pizza XX settembre 6, pensilina n.25) alle ore 19.00 per Cesena per Concorso Europeo della canzone filosofica.
VIE Festival è realizzato da Emilia Romagna Teatro Fondazione con il sostegno di Regione Emilia-Romagna e di Comune di Modena, Comune di Bologna, Comune di Cesena, Città di Carpi, Comune di Spilamberto in collaborazione con Fondazione di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Fondazione MAST, Fondazione Nuovi Mecenati, Alma Mater Studiorum Università di Bologna – Dipartimento delle Arti La Soffitta, Tetra Pak, flashgiovani.it. Media partner Rai Radio3 e con il patrocinio della Commissione Europea.
Ecco il programma del 22 febbraio:
ore 16.00
Biblioteca Civica “Antonio Delfini”, Modena
Se la democrazia è la risposta, qual è la domanda?
con Joan Subirats (Universitat Autònoma de Barcelona)
seminario nell’ambito di Between Landsore 17.00
Il Faro, Spilamberto
Gabriel Calderón
L’interessante vita di qualcuno (2h)ore 19.30
Teatro Arena del Sole, Bologna
Pascal Rambert
Architecture (3h)
Prima nazionaleore 21.00
Teatro delle Passioni, Modena
Daria Deflorian e Antonio Tagliarini
Chi ha ucciso mio padre (1h 30’)
Prima assolutaore 22.45
(al termine dello spettacolo Chi ha ucciso mio padre)
Teatro delle Passioni, Modena
Incontro con l’autore Édouard Louisore 21.00
Teatro Bonci, Cesena
Massimo Furlan e Claire De Ribaupierre
Concorso europeo della canzone filosofica (2 h 15’)
Prima nazionale
(21 febbraio 2020)
©gaiaitalia.com 2020 – diritti riservati, riproduzione vietata