di Redazione #Bologna twitter@gaiaitaliacomlo #Diritti
Monfalcone, Genova-Multedo e tanti altri episodi che in questi mesi appaiono sulla stampa o non appaiono ma accadono. Un sentimento di intolleranza sempre più diffuso che, alimentato da una crisi economica dura e lunga, mal gestita dai governi che si sono succeduti, mette in contrapposizione i più poveri. Chi perde il lavoro, chi la casa, chi non trova aiuti e risposte nelle istituzioni se la prende con chi in realtà è altrettanto “povero” o lo è addirittura di più. E l’intolleranza si trasforma, si mostra, diventa razzismo, sessismo. E il fascismo riprende a vivere.
Ma questa non è la via più facile, anche se sembra la più semplice, per vivere in una Italia che cerca di ripartire e di ricostruirsi dopo questi lunghi e difficili anni.
Ma per farlo c’è bisogno di tutti, tutti devono contribuire. Dobbiamo sempre più ricordare che i valori scritti nella nostra Costituzione non sono superati e neppure invecchiati.
E la scuola deve continuare ad essere luogo di accoglienza, di inclusione, di integrazione. Le future cittadine e i futuri cittadini devono poter vivere senza timore di essere aggredite/i, emarginate/i, derise/i. Devono poter esprimere liberamente le loro idee, i loro pensieri, devono poter professare liberamente la loro religione quindi vivere in un paese dove la Costituzione e i suoi valori continuino ad essere il motore di ogni azione dal singolo alle istituzioni.
Per questo la segreteria della FLC CGIL di Bologna e dell’Emilia Romagna condividono ciò che i docenti e la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo di Pegli hanno fatto, condannano ogni atto di intolleranza, razzismo e a carattere sessista e invitano tutte le scuole e gli istituti della regione, in tutte le loro componenti (docenti, personale ata, dirigenti scolastici, genitori ed alunni) ad esprimere esplicitamente e con chiarezza, anche con delibere degli organi collegiali, che le nostre scuole sono antirazziste, antisessiste ed antifasciste.
(26 luglio 2018)
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