Il Dipartimento di Giustizia americano sta esaminando “oltre un milione di documenti in più potenzialmente legati al caso di Jeffrey Epstein” ricevuti dalla procura di New York e dall’Fbi. Le carte si sommano a quelle già in possesso del Dipartimento. Lo scrive Il Sole 24 Ore che cita il Dipartimento di Giustizia, i cui portavoce sottolineano che le carte saranno diffuse “il prima possibile”, anche se data la mole di lavoro da processare la revisione potrebbe durare qualche settimana.
Il Dipartimento di Giustizia ha intanto ricevuto le richiesta di una dozzina di senatori statunitensi che hanno chiesto all’organismo di controllo del Dipartimento di Giustizia di esaminare la mancata pubblicazione di tutti i documenti relativi a Jeffrey Epstein entro la scadenza stabilita dal Congresso nell’ultima riunione (quella che ha fatto infuriare Trump) motivando la richiesta: le vittime “meritano una piena trasparenza” e la “tranquillità” di un audit indipendente.
Particolarmente agguerrita proprio una senatrice repubblicana Lisa Murkowski dell’Alaska che si è unita a 11 democratici firmando una lettera – scrive ancora Il Sole 24 Ore – che “esorta l’ispettore generale facente funzioni Don Berthiaume a verificare la conformità del Dipartimento di Giustizia all’Epstein Files Transparency Act”.
Il Dipartimento di Giustizia ha risposto di voler pubblicare i documenti in modo continuativo attribuendo il ritardo al lungo processo di occultamento dei nomi e di altre informazioni identificative delle vittime. “Gli avvocati”, stando alle dichiarazione, sarebbero al lavoro “24 ore su 24” per esaminare tali documenti ed effettuare le revisioni richieste dalla legge, approvata quasi all’unanimità dal Congresso il mese scorso.
(25 dicembre 2025)
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