Per la prima volta in 33 anni Teatri di Vita apre le porte all’ultimo dell’anno, per una serata di teatro e solidarietà, di musica e brindisi, aspettando l’anno nuovo, secondo l’idea di “un teatro come casa”. La sera del 31 dicembre si apre alle ore 20 con “Il frigo” di Copi, uno spettacolo di Andrea Adriatico, con Eva Robin’s, che riporta in scena questo storico lavoro evergreen creato 20 anni fa. A seguire, inizia il cenone di San Silvestro con le Cucine Popolari, a cui andrà parte del ricavato per l’attività di sostegno alle persone in difficoltà. Ancora a seguire, dance floor fino alla mezzanotte (e oltre) con brindisi e immancabili lenticchie. L’appuntamento è a Teatri di Vita (piazzetta Sergio Secci 1, Bologna; tel. 333.4666333; teatridivita.it – anche il per il costo dell’intera serata che comprende spettacolo, cena e il brindisi all’anno nuovo), mercoledì 31 dicembre dalle ore 20.
L’evento è realizzato dal Centro di produzione teatrale Teatri di Vita, con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna | Settore Cultura e Creatività.
Un teatro come casa, anche per aspettare insieme l’anno nuovo, in una serata e nottata di comunità. Benvenuti e benvenute il 31 dicembre 2025 a Teatri di Vita, dove vi attende uno spettacolo, il cenone delle Cucine Popolari e il dance floor che ci accompagnerà fino al 2026.
Dopo l’aperitivo (ore 19) si inizia alle ore 20 con Il frigo di Copi, uno spettacolo di Andrea Adriatico, con Eva Robin’s, prodotto da Teatri di Vita. Un vero evento: lo spettacolo, infatti, ha debuttato 20 anni fa, e viene ora ripreso con una evidente freschezza e modernità.
Il frigo è uno dei testi teatrali più vorticosi di Copi, dove si ritrovano concentrati i suoi temi e le sue manie, a cominciare dai sessi indefiniti, sullo sfondo dell’incommensurabile solitudine di una donna chiusa in casa, che inganna fobie e angosce immaginando personaggi che la vengono a trovare più o meno assurdi e minacciosi. A incarnare la protagonista è Eva Robin’s. Ironica, affascinante, cinica: così si presenta in scena, con un monologo che sembra scritto appositamente per lei, in un vorticoso crescendo di parole e situazioni da fumetto tragicomico come in un trip lisergico. Su uno sfondo pop iperrealistico, si avvicendano sequenze strampalate, in una girandola caleidoscopica che ruota attorno all’improbabile apparizione di un frigo nel salotto di una ex indossatrice sul viale del tramonto, che si confonde con altri personaggi generati da quest’incubo: una psicanalista svitata, una madre crudele, una serva irriverente, un editore megalomane, un… topo! Nel Frigo c’è tutta la teatralità cinica e pungente del grande franco-argentino Copi, morto di Aids nel 1987, celebre per i fumetti della Donna Seduta e per la sua capacità di ridere con sprezzante ironia delle disgrazie e delle ingiustizie della commedia umana.
A seguire, verso le ore 21, la Cena del 31 dicembre con e per le Cucine Popolari. Torna per questa eccitante occasione il sodalizio tra Teatri di Vita e Cucine Popolari. Ancora un grande momento dedicato alla partecipazione e alla solidarietà (parte del ricavato andrà all’attività delle Cucine Popolari), con un menù fisso anche in versione vegetariana: tartine miste; lasagne al ragù e vegetariane; arrosti misti e lonza di maiale al latte; sformato di verdure tricolore, ratatouille e peperoni all’aceto; ciambella all’arancia; muffin uvetta e cacao; e a mezzanotte: lenticchie, panettone e brindisi.
E ancora, dance floor aspettando la mezzanotte e oltre…
(21 dicembre 2025)
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