La decisione del presidente Al-Sisi dopo la condanna a tre anni inflittagli il 18 luglio dopo un lunghissimo calvario giudiziario. L’annuncio è stato dato dalle autorità egiziane pochi minuti fa che hanno parlato di “grazia presidenziale”. Dunque la decisione è stata presa dal presidente Al-Sisi.
La condanna a tre anni inflittagli il 18 luglio, inappellabile e che doveva essere formalizzata da un governatore militare, sembra quindi essersi risolta con la grazia presidenziale che ha di fatto annullato la sentenza.
Secondo quanto pubblica l’ANSA il
“Presidente Abdel Fattah al-Sisi (…) usa i suoi poteri costituzionali ed emette un decreto presidenziale che concede la grazia a un gruppo di persone contro le quali sono state pronunciate sentenze giudiziarie, tra cui Patrick Zaki e Mohamed El-Baqer, in risposta all’appello del Consiglio dei segretari del Dialogo Nazionale e delle forze politiche”
come da comunicazione ufficiale su Facebook del componente del Comitato per la grazia presidenziale egiziano, Mohamad Abdelaziz.
Il sindaco di Bologna: “Una grande gioia”
“E’ una grande gioia per Bologna, spero significhi abbracciarlo presto e riaverlo in città. Bisogna ringraziare anche tutti gli attivisti che si sono spesi per Patrick Zaki, Amnesty, il rettore, la professoressa Rita Monticelli, i governi che si sono succeduti e anche l’ultimo governo, che ha dialogato con l’Egitto. Per ora mi fermo qui, attendiamo altre notizie e speriamo che Patrick possa lasciare il Paese per averlo qui, è una grande gioia per Bologna, lo voglio ripetere”. Lo ha detto il sindaco di Bologna, Matteo Lepore.
Patrick Zaki dovrebbe rientrare in Italia il 22 luglio, secondo ultime notizie ufficiali.
(19 luglio 2023)
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