di Redazione Bologna
Questa mattina il sindaco Matteo Lepore ha consegnato la Turrita d’Argento a Ursula Patzak. Prima di leggere le motivazioni, il Sindaco ha sottolineato: “L’importanza di valorizzare le professionalità che lavorano nelle retrovie, ma sono fondamentali per raggiungere l’eccellenza”.
Ursula Patzak nasce a Monaco di Baviera, si laurea in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna, città in cui vive.
Nel 1991 inizia la sua attività collaborando come assistente costumista di Moidele Bickel per gli spettacoli di Peter Stein e di Chloè Obolensky al Festival di Salisburgo. Il suo amore per l’Italia però la porta a svolgere qui tutte le principali tappe del suo percorso professionale.
Il suo primo lavoro è stato “Tre studi per i demoni” di Thierry Salmon, per il quale nel 1991 ha realizzato i costumi. Nel 1994 firma i costumi per lo spettacolo Riccardo III con la regia di Claudio Morganti; con Leo de Berardinis firma “Lear Opera” e “Totò principe di Danimarca”. Nel 2001 avviene l’incontro che dà la svolta alla sua carriera. Inizia infatti il sodalizio con Mario Martone, con cui realizza un grande numero di opere in prosa come “I 10 comandamenti” e “L’Opera Segreta”, prodotta dal Teatro Mercadante di Napoli, Operette Morali, Serata a Colono, “Carmen e Morte di Danton” per il Teatro Stabile di Torino.
Nell’ambito della lirica, nel 2004, ancora con Mario Martone, crea i costumi per l’opera “Matilde di Shabran” di Rossini, per il Rossini Opera Festival, ripreso nel 2008 dal Covent Garden di Londra, grazie al grande successo ottenuto. Ha ideato i costumi per Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi, rielaborato da Giorgio Battistelli per il Ravello Festival. Sempre per il Rossini Opera Festival e la regia di Mario Martone, firma i costumi per Torvaldo e Dorliska e per Aureliano in Palmira. Tra gli altri lavori, nel 2006 vanno in scena “Le Nozze di Figaro” di Mozart al Teatro San Carlo, Falstaff e Macbeth di Verdi al Théâtre des Champs Elysées di Parigi e Otello al New National Theatre di Tokyo.
Nel 2011 debutta al Teatro alla Scala, sempre con Martone, nelle opere “Cavalleria Rusticana” e “Pagliacci”, a cui seguono nel 2012 “Luisa Miller”, nel 2013 “Oberto Conte di San Bonifacio” e nel 2016 “La cena delle beffe”. Nel 2009 fa la sua prima esperienza al cinema, sempre con Martone, con la grande produzione del film “Noi credevamo”, grazie al quale vince il David di Donatello. Un connubio vincente, quello tra Patzak e Martone, che la porterà a vincere un secondo David Di Donatello per i costumi de “Il giovane favoloso”, nel 2019 la terza statuetta arriva per “Capri Revolution” e la quarta nel 2022 per “Qui rido io”.
Il suo percorso artistico e professionale è profondamente intrecciato a Bologna, dagli studi che l’hanno formata, alla passione e professionalità profuse nel lavoro teatrale e cinematografico, che l’hanno portata a vincere premi importanti e a diventare “ambasciatrice” della nostra città nel suo cammino in Italia e nel mondo. Per questi motivi, il Sindaco e l’Amministrazione comunale in segno di stima e ringraziamento, conferiscono a Ursula Patzak la Turrita d’Argento”.
(6 luglio 2022)
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