di Redazione Bologna
A Brescello (RE), il paese di Peppone e Don Camillo, quattro killer travestiti da carabinieri uccidono un pregiudicato calabrese ai domiciliari, una bomba semina il panico in un bar del centro di Reggio Emilia, un’altra disintegra l’Agenzia delle Entrate di Sassuolo (MO). Poi centinaia di incendi dolosi e decine di omicidi irrisolti, tutti fatti accaduti a cavallo degli anni 2000 tra Piacenza e Ferrara. Le comunità non decifrano subito questi eventi. Ci vorranno molti anni e il processo con più imputati della storia della nostra Repubblica, celebrato in una aula bunker costruita appositamente – grande come quella del maxi processo di Palermo – per fare un po’ di luce.
È quello che racconta “Aemilia 220”, il docufilm che spiega la penetrazione della ‘ndrangheta in Emilia-Romagna e il maxi processo Aemilia. Il film, realizzato da Fidelio srl per Rai Fiction con il sostegno della Film Commission della Regione Emilia-Romagna, ha la regia di Claudio Canepari e Giuseppe Ghinami, e le voci narranti dei giornalisti Paolo Bonacini e Giovanni Tizian e sarà in onda in prima visione venerdì 23 alle 21,30, su Rai2, nella Giornata nazionale in ricordo delle vittime di mafia.
“Questa produzione rappresenta un momento di straordinaria importanza per la nostra comunità: per la prima volta, viene raccontata in modo sistematico e cinematografico l’espansione della ‘ndrangheta in Emilia-Romagna, una terra che si credeva immune dalle infiltrazioni mafiose- dicono le assessore regionali alla Legalità, Elena Mazzoni, e alla Cultura, Gessica Allegni-. Il lavoro di Canepari, Ghinami, Bonacini e Tizian, sostenuto dalla Regione, restituisce con chiarezza e rigore la complessità del fenomeno mafioso, mostrando come la criminalità organizzata abbia saputo mutare pelle, infiltrandosi nel tessuto economico e sociale delle nostre città, mimetizzandosi tra imprese, appalti e relazioni quotidiane”.
“La lotta alla mafia passa anche dalla cultura, dalla conoscenza e dalla consapevolezza- aggiungono le assessore-. Solo così possiamo costruire un futuro libero da ogni forma di criminalità organizzata. Ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto e invitiamo la cittadinanza a non perdere questo appuntamento, per continuare insieme il percorso di legalità e giustizia che la nostra Regione ha scelto con determinazione di intraprendere”.
Attraverso le testimonianze degli investigatori e le “voci da dentro” della ‘ndrangheta, con le intercettazioni audio e video fatte a carico degli imputati, interviste, materiali d’archivio rarissimi, risultanze delle indagini e una accurata e avvincente ricostruzione fiction, “Aemilia” racconta il lavoro nell’ombra negli anni tra il 2011 e il 2015 di un pool di Carabinieri coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna.
(21 maggio 2025)
©gaiaitalia.com 2025 – diritti riservati, riproduzione vietata