La mitologia ci racconta della regina Pasifae che si congiunse con un toro e diete vita al Minotauro: donna crudele o vittima del fato, una posizione ambigua che andrà sciolta dal pubblico di uno spettacolo particolare. “Pasifae. Autodafé” è la confessione dell’eroina delle leggende classiche, portata in scena da Andrea Mattei, che ne è anche l’autore, e dal regista Davide Tortorelli, a conclusione della residenza artistica nell’ambito del programma Artisti nei territori della Regione Emilia-Romagna. L’appuntamento è eccezionalmente a Teatri di Vita Studio (via del Pratello 90/a, Bologna; tel. 333.4666333; teatridivita.it): giovedì 19 e venerdì 20 dicembre, ore 21.
“Pasifae. Autodafé”, prodotto da 9C Teatro Aps, conclude la stagione “Cromosomi teatrali” di Teatri di Vita, realizzata con il contributo del Comune di Bologna, della Regione Emilia Romagna e del Ministero della Cultura.
Chi è Pasifae? Una donna, una regina, un mito, un pretesto. Nella mitologia greca, Pasifae è spinta dagli dèi a innamorarsi e congiungersi con un toro, da cui nascerà il Minotauro, e poi gettata dal marito, il re Minosse, nel mare. Nell’interpretazione di Andrea Mattei, autore del testo vincitore del Premio del Direttore nel concorso Giovani Realtà del Teatro e qui diretto da Davide Tortorelli, la regina, ormai morta ma insepolta, chiede agli spettatori-giudici di ascoltare le sue ragioni e arrivare a una condanna o un’assoluzione: donna sadica e crudele o vittima del fato? Un autodafé che mescola affondi affilati tipici della migliore stand-up comedy agli afflati del racconto mitico, non privo di riferimenti scottanti all’attualità. “Pasifae Autodafé”, che viene portato a termine a Teatri di Vita grazie a una residenza artistica, è il primo pezzo di una trilogia sul mito scritta da Mattei, che proseguirà con “Una Giocasta”.
Andrea Mattei si forma alla Scuola di Teatro di Bologna Galante Garrone, a cui seguono diverse masterclass con Teatro Due e ERT. L’incontro con Liv Ferracchiati e Daria Deflorian lo avvicina alla scrittura scenica, e proprio “Pasifae Autodafé” è il suo primo testo che approda in scena. Come attore ha lavorato per diversi registi come Natalino Balasso, César Brie, Daniele Abbado, Nicoletta Robello, Matteo Tarasco e Giacomo Giuntini.
Davide Tortorelli è diplomato al Conservatorio di Parma in chitarra classica e si è perfezionato poi in direzione d’orchestra. Come dramaturg si è formato alla Scuola Iolanda Gazzerro (ERT). Per Marco Baliani è stato attore (Antigone) e aiuto regista (Edipo). Inoltre ha recitato in diversi film. A Fidenza ha fondato e diretto 9c Teatro APS, dove svolge il ruolo di regista, dramaturg e attore. Inoltre è educatore in comunità per minori.
Entrambi gli attori hanno lavorato nella produzione di Teatri di Vita XYZ Dialoghi leggeri tra inutili generazioni di Andrea Adriatico.
(13 dicembre 2024)
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