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E’ ancora musica, ed è ancora canzone rap al festival “Cuore d’Italia” con l’ultimo appuntamento con le “ragazze di città”, che vede protagonista Beba. A presentarla sul palco sarà Eva Robin’s. In programma anche il nuovo cinema italiano con l’anteprima regionale del film “Divina” di Alberto Castiglione (2019). A introdurre la serata sarà il poeta Gabriele Via che leggerà le “Lettere dal fronte interno” per un “epistolario del 2020” sui nostri tempi. E negli spazi del parco è ancora visibile l’installazione di “arte tessile” di Daniela Frongia. L’appuntamento è la sera a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; tel. 333.4666333; www.teatridivita.it; nuova app scaricabile dal sito), a partire dalle ore 20, con le distanze e le norme di sicurezza garantite dal filo di Arianna che delimiterà spazi e percorsi.
Il festival “Cuore d’Italia” rientra nel festival “Bologna Estate 2020” del Comune di Bologna, ed è sostenuto con il contributo della Regione Emilia Romagna e della Fondazione del Monte.
Beba in concerto; presenta Eva Robin’s. Beba è la donna rapper per eccellenza. Guarda fortemente alle colleghe straniere, usa il suo corpo come grimaldello per trasformare un sound in una comunicazione al femminile. Una “ragazza di città” che arriva da Torino, fa parte del gruppo di lavoro di Machete dove spicca Salmo, è sempre in coppia con Rossella Essence che è anche la sua produttrice. Bellissima. movenze sinuose, testi ammiccanti (celebre la sua Morosita), indagini che scrutano l’universo maschile da una prospettiva femminile mai sottomessa, Beba è l’immagine di un’artista che farà strada. «Baby stanno meglio a me i tuoi boxer Supreme» rappa in 3d. Sogna di lavorare con Miss Keyta, e nel frattempo il suo ultimo pezzo, uscito in pieno lockdown, è già un tormentone.
Divina (Italia 2019, 80’), regia Alberto Castiglione, soggetto Alberto Castiglione, sceneggiatura Alberto Castiglione e Fabrizio Scibilia, con Gisella Costanzo, Vincenzo Pardo, Pietro Bosciall, Dario Veca. Dopo aver deliziato frotte di spettatori adoranti con il suo charme, l’attrice teatrale Rosalba Revi detta “la Divina” decide di ritirarsi nella sua città natale, Palermo. Ma il mondo dello spettacolo non è ancora pronto a dirle addio, e così una piccola troupe di documentaristi si mette alla sua ricerca… riusciranno a trovarla? O sarà lei a farsi trovare per realizzare il suo sogno, omaggiare il mito di una vita Wanda Osiris? Nel suo secondo film il regista siciliano Alberto Castiglione mescola con maestria realtà e finzione, creando il personaggio di un’ex diva che trova riparo in una Palermo più viva che mai. Sullo sfondo, una riflessione profonda sul tempo che passa e sulla poesia di cui la vita è piena soltanto se sappiamo individuarla.
Un Epistolario del 2020 è quello scritto da poeti e poetesse in occasione del festival. Sono vere e proprie lettere a diversi destinatari, lette dagli autori stessi, per raccontare questo Paese: “Lettere dal fronte interno”. Il poeta di questa sera è Gabriele Via. Gabriele Via è poeta e performer (anche con Ellen Stewart a La MaMa). È stato insegnante di religione e ha fatto due volte il cammino di Santiago. Ha pubblicato diversi titoli di poesia, un romanzo e figura in numerose antologie. Nel 2013 è tra i fondatori del progetto artistico di ABC con Lavinia Turra, Paolo Fiore Angelini e Valentino Corvino.
Daniela Frongia – Jana’S chiude la rassegna della “fiber art”. Nella prima fase del suo lavoro, prende parte a “Networking”, progetto per la promozione dell’arte contemporanea in Toscana, durante il quale affianca personalità internazionali come Robert Pettena, John Duncan, Cesare Pietroiusti, e esplora media espressivi differenti: installazioni, performance, video, fotografia, pittura. Tornata in Sardegna, declina gradualmente il proprio interesse verso le arti plastiche e le forme legate al fare artigianale tradizionale, in particolare la manifattura tessile. Trame e fili intervengono nello spazio per definire percorsi, legami, architetture. La produzione più recente è caratterizzata da un approccio più intimo con la natura e la materia; attraverso il gesto ripetitivo l’artista esplora i pieni e i vuoti per creare forme che imbastiscono dialoghi con il proprio universo interiore e il mondo che la circonda. Al Parco dei Pini realizzerà appositamente un’installazione con la tecnica della “tessitura architettonica”, attraverso l’utilizzo di fili legati e intrecciati tra gli alberi, per creare un percorso in dialogo con l’ambiente e i fruitori. L’opera esprimerà i legami sottili e invisibili che attraversano il territorio, gli intrecci e gli scambi che avvengono tra le persone che lo vivono e abitano.
A Cuore d’Italia è il giorno di BEBA
nel concerto trap introdotto da Eva Robin’s
In programma anche il film “Divina” in anteprima regionale;
le “Lettere dal fronte interno” di Gabriele Via;
e l’installazione di fiber art di Susanna Cati
(29 luglio 2020)
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