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La danza di Superman e il viaggio del tassista iraniano nella quarta giornata di “Cuore d’Inghilterra”

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di Redazione #Bologna twitter@gaiaitaliacomlo #TeatridiVita

 

 

Ci sono eroi con mantelli e costumi dai colori sgargianti e ci sono eroi mascherati da uomini comuni, lavoratori, migranti. Vite ordinarie e vite straordinarie al festival “Cuore d’Inghilterra” occuperanno gli spazi di Teatri di Vita sabato 4 agosto a partire dalle ore 17 per tutta la sera (via Emilia Ponente 485, Bologna; tel. (+39) 333.4.666.333; www.teatridivita.it/cuoredinghilterra/).

Dalla capitale inglese arriva uno spettacolo che indaga in modo ironico e divertente i superpoteri del danzatore, spaziando dalla ginnastica artistica ai giochi televisivi, dalla fantascienza al vaudeville: “Do Not Be Afraid” di Matthias Sperling. Dal teatro si passa al quarto appuntamento della rassegna cinematografica: in anteprima nazionale verrà proiettato il film d’autore “Gholam”, la storia di un tassista iraniano nella sconfinata Londra, eroe e anti-eroe contemporaneo.

Ospite d’eccezione Noah Payne-Frank, regista e videogiornalista del quotidiano “The Guardian” e produttore di nove cortometraggi “Brexit Shorts”, presentati tutti i giorni durante il festival, che ci parlerà di videogiornalismo, insieme a Nelson Bova di Rai Regione Emilia Romagna.

Continuano le “Lettere dal fronte interno”, che oggi collegheranno un proprietario di bed&breakfast inglese con uno di Bologna. E continua l’appuntamento con lo spettacolo di Andrea Adriatico “La maschia” con Olga Durano, così come la mostra di Laura Pannack “Separation”.

“Cuore d’Inghilterra” è nell’ambito di “Bologna Estate 2018”, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna, con il sostegno della Regione Emilia Romagna.

 

Il programma della giornata:

Continua la mostra fotografica “Separation” di Laura Pannack (dalle ore 17, ingresso libero). Dodici fotografie per rappresentare l’amore ai tempi della Brexit.

In contemporanea, dalle ore 17 (ingresso libero) continua la proiezione in lingua originale con sottititoli in italiano i “Brexit Shorts”, 9 cortometraggi commissionati da The Guardian a 9 drammaturghi inglesi per esplorare la temperatura del paese dopo il voto sulla Brexit.

Alle 19 il quarto appuntamento con “The song is not over”: aperitivo dj-set con le canzoni inglesi che hanno fatto la storia (ingresso libero). Inghilterra è musica. Anzi, canzone: rock, pop, punk… Patria dei Beatles e di una miriade di gruppi e solisti che sarebbe imbarazzante anche solo voler elencare. E allora? Allora ecco tutti i giorni un aperitivo-dj set, con le canzoni inglesi che hanno fatto la storia.

Alle ore 20.45 (ingresso libero) per il ciclo di incontri “Lettere dal fronte interno”, Gianna Zanetti, proprietaria di un bed&breakfast a Bologna, leggerà la lettera di Gina Redpath, proprietaria dell’Edison B&B di Gilford.

Alle 21 (ingresso libero) segue il quarto appuntamento con “Schegge d’Inghilterra”: “Message in the bottle… Aspettando l’Oscar”, con Noah Payne-Frank e Nelson Bova. Il videogiornalismo racconta la realtà che cambia, cercando sempre nuove forme. La presentazione del progetto del giornale “The Guardian” che ha coinvolto 9 drammaturghi per 9 cortometraggi sulla Brexit, che vengono presentati tutti i giorni durante il festival, ci dà l’occasione di incontrare il produttore, nonché regista e videogiornalista del “Guardian”: Noah Payne-Frank, creatore della casa indipendente New Solemns Films.

Alle ore 21.15 è il turno di “Do Not Be Afraid”, spettacolo di Matthias Sperling con Rachel Krische, in prima nazionale. Quali sono i superpoteri del danzatore? Riusciranno i nostri performer a rendere ‘visibile’ la loro mente allo spettatore attraverso i loro corpi? Magari avvolti in uno smagliante costume in lycra, come si addice a un normale supereroe? Uno spettacolo che spazia dalla ginnastica olimpica ai giochi televisivi, dai film di fantascienza degli anni 50 al vaudeville… Insomma: sorprendente, avvincente, divertente, ma maledettamente serio! Matthias Sperling, di origine canadese, vive a Londra, dove ha lavorato come danzatore con Random Dance e Matthew Bourne’s Adventures. Collabora abitualmente con Siobhan Davies e con diversi artisti visivi. Ha presentato i suoi lavori nei teatri, ma anche in gallerie d’arte, musei, spazi pubblici e digitali. Rachel Krische lavora da 25 anni nella danza a livello internazionale, collaborando con artisti da La Ribot a Wendy Houstoun, da Deborah Hay a Siobhan Davies.

Alle ore 22.30 il quarto appuntamento cinematografico con “Gholam”, un film di Mitra Tabrizian, con Shahab Hosseini. Première italiana, versione originale con sottotitoli in italiano.

Un tassista iraniano nella sconfinata Londra. Rifugiandosi nella livida capitale inglese, fugge da un passato che non vuole rivelare, ma anche dal futuro, rifiutando ogni proposta. Un film che avvince lentamente, che risucchia nella mente dell’enigmatico protagonista, spirito libero, combattente in pace, eroe di un passato che non vuole ricordare, anti-eroe di un presente in cui si trascina indolente. Ma non si può fuggire dai fantasmi.

Un film che non è solo un affondo nella comunità persiana della metropoli, ma soprattutto nel senso di stallo e disperazione di molti migranti o emarginati della società. A dirigerlo è Mitra Tabrizian, fotografa inglese di origine iraniana (le sue opere sono state esposte in prestigiosi spazi internazionali, tra cui la Tate con una mostra personale), docente di fotografia all’Università di Westminster e autrice di diversi cortometraggi.

Chiude la quarta giornata di festival la replica dello spettacolo “La Maschia”, nuova produzione Teatri di Vita con la regia di Andrea Adriatico su testo di Claire Dowie (ore 23). Con Olga Durano, Patrizia Bernardi e Alexandra Florentina Florea

 

 





 

 

(3 agosto 2018)

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